SANTARCANGELO International Festival of the Arts 5-15 luglio 2007, 9 / 10 / 11 Luglio 2007

lunedì 9 Luglio , ore 17:00 | Il Lavatoio

Desideranza

Un progetto di ricerca drammaturgico-teatral-grottesco

Teatrialchemici | Palermo
foto Marco Caselli Nirmal

di e con Luigi Di Gangi e Ugo Giacomazzi
progetto luci Cristian Zucaro

Teatrialchemici
Via Onorato, 26 – 90139 Palermo
referente: Ugo Giacomazzi
cell. 392 8469537
organizzazione: Elisa Piselli
cell. 339 3492810
teatrialchemici@yahoo.it

Segnalazione speciale Premio Scenario 2007

Motivazione della Giuria

per la forza poetica e l’energia implacabile con cui i due attori rappresentano un dramma famigliare orribile e attraente, consumato nella chiusura e nella solitudine, fra fantasmi insepolti e angherie quotidiane, in un sud che mescola religione e superstizione, amore e violenza, esterni assolati e interni vischiosi, dove la malattia è destino e la libertà è un sogno da lanciare nel vuoto, in un crescendo distruttivo di dolore e abbandono magistralmente scritto e magistralmente interpretato sulla scena.

Lo spettacolo

“La casa si strinse a me, come una lupa, ed a tratti sentivo il suo odore scendermi maternamente fino al cuore. Essa fu davvero mia madre quella notte”. (Hanry Bosco)

Viviamo in una casa di paese stretta e profonda, un utero pieno di vita destinato a non partorire mai.
Pino, il fratello
Sergio, primo fardello
la madre, secondo fardello

tre decenni di vita insieme, almeno
obiettivo:
– liberarsi della casa indimenticabile malgrado Essa, prigione e rifugio, si sia incisa sulla nostra pelle
– assumere la forma per eliminare i rischi del vento
– arrivare dritti nella casa dell’Orsa maggiore

Riempiamo ogni giorno la vasca per pulire lei: Stricala, lavacci le spalle, è tutta pisciata, sgrasciala tutta, solo co lei dobbiamo stare… le femmine sono tutte buttane!
Quanti sono i gradini che ci porteranno all’ultimo piano? E quanti anni impiegheremo per farli, Sergio?
E chi li ha mai contati! Ma verrà il momento di salire. Ancora una lavata, due lavate, tre asgiugate, quattro morvi, sette pisciate, tre mutande, venti cacate, nove lenzuola, 150 chili di madre, mezzo cervello di fratello. Mai uscire. Guai a uscire.

Non posso fare a meno di te, Sergio, tu sei la mia malattia preferita, lo senti? Osculta il silenzio… lo senti il peso della casa? E allora tieni il tetto, se no crolla, e non possiamo farlo crollare fino a quando noi due siamo dentro. Resisti ancora un poco perché è arrivato il momento di trasformare ogni cosa e portarti via da qui, tra le stelle, nello spazio desiderale.
Oggi è Santantonio, Sergio! Tudèi io e tu veri femus! Saliamo nella stanza soprasopra e partiamo, la processione fra poco passerà sotto la nostra finestra. Tutto il paese si ricorderà per sempre di questo Santantonio! Ma dobbiamo prepararci, respirare, non mangiare, per arrivare? Puliti! E leggeri, come i suoi due bian? chi gigli! Senza cibo nello stomaco e zavorre nella testa, o vuoi arrivare cacato? No! Che cosa deve dire padre Gruppuso?

Ce l’abbiamo fatta a salire i gradini, anche se sembrava impossibile, non è stato così complicato. Ciao, da oggi, mamma, ti laverai sola, ti asciugherai sola e mangerai sola! Guarda Sergio, vieni alla finestra, non avere paura dell’alto. È vero: da quassù siamo i padroni del mondo, dominiamo tuttecose: la chiesa Madre, la banda, i crudeli e i fedenti tutti, alla fine sono piccoli come formiche. Non avere paura, seguimi, sali in groppa al tappeto volante e raggiungiamo insieme la nostra nuova dimora, fin dentro la casa dell’Orsa maggiore: libertà! Libertà!
Eppy forevers, tudei io e tu veri femus!

Ugo Giacomazzi Erice, 28 gennaio, classe ’75.
1996 lascia la Scuola del Piccolo Teatro di Milano.
Persone che da allora, grazie a un incontro diretto, lo hanno influenzato eticamente e artisticamente (in ordine di tempo): Giorgio Strehler, Carolyn Carlson, Giuseppe Patroni Griffi, Gabriele Lavia, Giorgio Albertazzi, Valeria Marini, Laura Curino, Serena Sinigaglia, Davide Enia, Emma Dante, Carmen Panarello, Luigi Di Gangi, Agostino Rocca.
Persone da cui avrebbe voluto essere influenzato eticamente e artisticamente grazie a un incontro diretto: Artaud, Pasolini, Volontè, Lubich, Bouchelard, Rilke, Mozart.
2005 fonda Teatrialchemici.
Attore, regista e drammaturgo di se stesso. Scatta fotografie e realizza video. Lavora dada coi ragazzi down.

Luigi Di Gangi Polizzi Generosa, 2 giugno, classe ’72.
A 16 anni si trasferisce a Palermo e comincia la sua formazione teatrale:
1988 Scuola Natyadarmi di Sergio Rubino.
1990 BandaTeatraleMontevergini fondata con Carlos Riboty.
1991 diploma all’Istituto Nautico G. Trabia.
2000 Scuola Theatés di Michele Perriera.
Teatro sociale con bambini, adolescenti e carcerati. Teatro di ricerca con Claudio Collovà, Emma Dante, Davide Enia, Ugo Giacomazzi, Alberto Lucìa.
2005 fonda Teatrialchemici.
Attore, regista e drammaturgo di se stesso. Ritaglia, dipinge e realizza video. Lavora dada coi ragazzi down

Tearialchemici:
(in prima persona)
di alchimia non ne sappiamo niente
ma ci piace sorprenderci, non partire mai da idee a priori, né da testi già scritti, preferiamo inventare, evolverci, modificare; ovunque ci entusiasma la trasformazione, vedere sotto i nostri occhi la mutazione dell’idea in quella che sarà la sua realizzazione
il nostro incontro è alchemico
la nostra storia anche
le fasi del lavoro
l’improvvisazione che si trasforma in scrittura
gli oggetti che troviamo, i luoghi che visitiamo, le persone che ci presentano, quelle che se ne vanno e quelle che misteriosamente rimangono

Rassegna stampa

"Puntoelinea Magazine", IV, 114 (13 febbraio 2008)
di Massimo Gradia

[…] Performance emotiva ad alta drammaticità, la pièce racconta gli ultimi momenti di una famiglia siciliana minata dalla malattia, e per via di questo discriminata ed emarginata. Testimonianza di un fratello disabile e di una madre "fardello", di quando malattia ed handicap si legano al provincialismo becero, pettegolo e superstizioso del profondo sud. Coi santi rivolti tutti da un'altra parte, non resta che un singolo desiderio di libertà, il volo sul tappeto volante non solo della fantasia, verso un mondo migliore. […] Intenso, struggente. Ottimamente recitato dai due protagonisti, davvero straordinari. Emozione pura, poesia assoluta. Comprensibili gli entusiastici scrosci di battimani finale, fino a spellarsi.

"Dramma.it", 24 marzo 2008
di Maria Dolores Pesce

[…] Due fratelli, in scena i bravissimi Ugo Giacomazzi e Luigi di Gangi, avviluppati e segnati dall'evidente handicap di uno di loro […]. L'elemento di grande interesse di questa drammaturgia, consapevolmente e deliberatamente priva di regia, è il suo essere un continuo farsi, ampliandosi e modificandosi come risultato di un immediato e contingente interagire della memoria degli attori drammaturghi e delle reazioni del pubblico. […] Giacomazzi e Di Gangi appaiono dunque far tesoro delle esperienze di Spiro Scimone o di Emma Dante, interpretandole però in maniera originale, con una drammaturgia forse meno geometrica rispetto a Scimone o meno sanguinosa rispetto ad Emma Dante, ma in un certo senso più fiduciosa, riuscendo a rimettere in circolo, elaborandole attraverso la scena, esperienze e memorie cui offrono finalmente una sponda ed una occasione.

"Cinemaeteatro.com", 24 marzo 2008
di Roberta Balduzzi

[…] spettacolo caratterizzato dalla forte presenza scenica dei due attori, che rappresentano, con un'inesauribile energia sostenuta da una forte drammaturgia, il dramma familiare di due fratelli […]
Desideranza è uno spettacolo intenso che rappresenta il dramma del desiderio non soddisfatto di libertà, interpretato, scritto e diretto da due giovani attori di indubbia bravura.