PROGETTO TRIENNALE SANTARCANGELO 2009-2011, 19/20/21 giugno 2009

venerdì 19 Giugno , ore 18:00 | Teatro Petrella

Finché ci siamo

Danila Fiorino | Milano

di e con Danila Fiorino
consulente tecnico e per l’allestimento Domenico Ferrari

Danila Fiorino
via Pavia, 7 – 20136 Milano
cell. 349 3609174
danilafiorino@tiscali.it

lo spettacolo

We are here on Earth to fart around. Don’t let anybody tell you any different.
Kurt Vonnegut

“Un giorno, quando ero bambina, cominciai a vedere tutto sfuocato. Lo dissi a mio papà e lui mi disse stai ferma. Mi afferrò forte la testa e con un solo movimento dei pollici mi tolse gli occhi. Li lasciò scivolare in un bicchiere alto, pieno d’acqua. Devono rimanere lì tutta la notte, disse. La mattina dopo, gli occhi si erano bevuti tutta l’acqua ed erano diventati grandi il doppio. Mio papà ci mise un po’ a rimettermeli dentro, non ci entravano più. Da quel giorno persi ogni sicurezza di quello che vedo.”
In questo spettacolo, tra le altre cose, sono presenti: una nonna di trecento anni, una bambina senz’occhi con un metro in mano, una nuotatrice aerea, una signora di mezz’età che vive per 3/4 in un ricordo, un pezzo della testa di Nijinsky (giuro!), una musica appesa ai fili del bucato, un naso rosso che rimbalza sulle facce come sulle parole di un karaoke, un labirinto accecante, una macchina per sincronizzare il battito di tutte le palpebre… e la disperata convinzione che nessuna vita può essere ridotta a un elenco.
È un’antologia del mondo, una miniaturizzazione della sfavillante e comicissima tragicità dell’esistenza (come il riassunto verticale di un condominio bozzettiano o il plastico Perky Pat della più amara visione dickiana), è un mazzo di tarocchi passati all’evidenziatore, un inventario di facce che si ribellano alla biografia per migrare verso la visione, il sogno. Verso l’indecenza di un senso.
Ancora, è la ricerca di un destino attraverso il frammento, del filo attraverso le facce del labirinto. È anche l’inseguimento di un amore colato via da un cuore forato.
E come l’amore, lo si capisce solo quando lo si fa.
Si ride.

Un piccolo profilo di me stessa, ovvero di Danila Fiorino
Sono nata a Milano che era un dì di ottobre mentre correva al finire il 1975.
Asilo elementari e medie… fino a qui tutto bene.
Poi le superiori… vabbè… soprassediamo… comunque mi diplomo… e comunque inizio lì il mio piccolo viaggio nel mondo del teatro…
Un anno di università al Dams… poi ritorno a Milano… lavoricchio qua e là in attesa di non so che!!! Nel mentre mi iscrivo alla scuola di animazione sociale… mi diplomo e inizio a lavorare.
Frequento la scuola di teatro della Comuna Baires… e poi dal 1998 al 2001 la scuola sperimentale per attori condotta da Silvio Castiglioni presso il CRT di Milano. Negli anni partecipo a diversi corsi e stage sul lavoro del clown e non solo… (nell’ultimo anno – 2008 – frequento la scuola di teatro sensoriale del Teatro de los Sentidos a Barcellona e due laboratori sul clown tenuti da André Casaca presso il Teatro C’Art.
Per qualche anno insieme ai miei amici di sempre (Alessandro Pozzetti e Domenico Ferrari) e con la collaborazione di Giulia Innocenti Malini, lavoro come attrice a un progetto di ricerca (autoprodotto) sui disturbi dell’alimentazione che prende il nome di 30gr e che va in scena per la prima volta nella rassegna teatro E’ di Crema (2004).
Lavoro come attrice alla realizzazione e produzione di spettacoli per bambini (Pinocchio/o, ultima produzione, è stato presentato alla rassegna San Sicario nel 2005 e presso il Teatro della Cooperativa di Milano nel 2007).
Tra una cosa e l’altra in corsa mi diplomo per la terza volta come educatore professionale… lavoro per un po’ come maestra e come educatrice. Conduco laboratori teatrali in diversi contesti e con differenti utenze e fasce d’età, organizzo feste e animazioni teatrali.
Dal 2002 inizio la mia collaborazione con la fondazione Theodora e divento un dottor sogni (clown in corsia) e, con il nome di Dottoressa Peppa, lavoro in diversi reparti di pediatria di Milano e provincia.
Nel 2008 nasce in compagnia di me stessa… il gruppo monade Danila Fiorino e l’idea di Finché ci siamo.