ZONA FRANCA InContemporanea Parma Festival, Parma 23 novembre 2012

venerdì 23 Novembre , ore 16:00 |

Nato ieri

| età: dai 10 ai 13 anni

Eco di fondo | Milano
foto © Marco Caselli Nirmal

con Andrea Pinna Libero Stelluti
Giulia Viana
drammaturgia Giacomo Ferraù
Giulia Viana
scene e costumi Giulia Viana
assistenti alla regia Valentina Mandruzzato Valentina Scuderi
regia Giacomo Ferraù


Si ringrazia Il Molino del Groppo

Giulia Viana
via Romana, 63 – 28047 Oleggio (NO)
cell. 349 1246786
giuliettaviana@hotmail.it
http://ecodifondo.blogspot.com

Il progetto

Mino è nato ieri. E ha 42 anni. Mino ha lo spirito di un bambino, ma è nato già adulto, nel corpo di un adulto. Anche i suoi genitori, che non sono mica nati ieri, si sono chiesti, al tempo, come fosse potuto nascere così grande. O meglio, se lo sono chiesti per un paio d’ore, poi ci hanno rinunciato e lo hanno lasciato davanti alla porta di un orfanotrofio. Così Mino rimane lì, col pollice in bocca, immobile, di fronte al portone. Arriva la notte, e con essa il buio. Mino, essendo nato ieri, non conosce il buio, così si spaventa e inizia a piangere. E piange. E piange. E piange. Fino al mattino successivo, quando una suora attempata gli apre la porta e spinge fuori un bambino dai tratti slavi, un bambino rom, con un cespuglio di capelli arruffati, un sorriso furbetto e un violino sotto al braccio. “È lei il signor Rossi? È venuto a prendere Lucignolo, finalmente?” ringhia la suora tirando il bambino dall’orecchio. Mino sorride, perché essendo nato ieri non ha ancora imparato a parlare. “Ma quale signor Rossi? Questo è nato ieri!” dice Lucignolo ridendo. “Porta rispetto al tuo nuovo papà!” tuona esausta la suora sbattendo il portone dietro di sé. Mino e Lucignolo si guardano. Si guardano. Si guardano. Poi finalmente Mino sorride. “Pa-pà…”. La sua prima parola. Anche se ancora non lo sanno, le loro vite, da questo momento, non si separeranno più. Dopo un attimo di disperazione, Lucignolo si rassegna alla cruda realtà: l’uno non ha che l’altro al mondo e in qualche modo dovranno cavarsela. Lucignolo sa di essere troppo piccolo per trovare un lavoro. Potrebbe mandare Mino. “Se Mino è nato ieri, tutti se ne accorgeranno” pensa Lucignolo. “Bé, la suora non se n’è accorta, in effetti, i grandi non sono così attenti…”. Così inizia la loro avventura, Lucignolo insegnerà a Mino come fare a essere grande, mentre Mino restituirà al suo amico quel gioco e quella leggerezza dell’infanzia che la vita gli ha negato.

Questa storia racchiude in sé gli echi delle fiabe più note: Pinocchio, Peter Pan, Hänsel e Gretel… Nasce da una nostra riflessione su una condizione odierna più generale di spaesamento, di inadeguatezza rispetto a una realtà fatta di schemi fin troppo prestabiliti, che non lascia spazio allo spirito del bambino, e che costringe a una crescita troppo rapida, negando la dimensione della scoperta, del candore che permette di emozionarsi, e del gioco, che sono anche i principi del nostro mestiere.

La compagnia

Giacomo Ferraù e Giulia Viana sono due giovani attori, diplomati all’Accademia dei Filodrammatici di Milano nel 2007. Quell’anno si uniscono, insieme a Stefania Monaco, gettando le basi per la costruzione di un gruppo di lavoro, che troverà la sua piena realizzazione nell’ambito del progetto Tetus di Aia Taumastica. Vengono selezionati nel 2008 con lo spettacolo Te Remoto, dramma musicale intorno alle vicende sul terremoto di Messina del 1908, al concorso Palermo Teatro Festival. Finalisti nel 2008 con lo spettacolo Il più bel giorno della mia vita a: Upnea, (Festival Suburbia) e Premio Giovani Realtà del Teatro (Scuola Nico Pepe, Udine). Nel 2009 si costituiscono come Associazione culturale Eco di fondo con sede legale a Milano. Nel 2010 vincono: il bando Presenze.2, mettendo in scena la “seconda notte” da Notti bianche di Dostoevskij, regia di Francesca Cavallo, in scena Giacomo Ferraù e Giulia Viana, (Teatro Filodrammatici, Milano); il bando Schegge con lo spettacolo Bestie (ora I Candidi), regia di Emanuele Crotti (Il cerchio di gesso, Torino); Giacomo Ferraù vince il primo premio nazionale e il primo premio internazionale di regia Fantasio Piccoli 2010, con la messa in scena di Sogno di una notte di mezza estate, in scena Andrea Pinna e Giulia Viana. Debuttano il 5 marzo 2011 al Teatro Civico di Oleggio con Coppia aperta, quasi spalancata, di Dario Fo e Franca Rame, regia Giacomo Ferraù, con Andrea Pinna e Giulia Viana, scene e costumi di Paola Tintinelli, luci di Giuliano Almerighi. Debuttano il 25 aprile al Teatro Oscar di Milano con Le rotaie della memoria, di Giulia Viana e Giacomo Ferraù, regia di Giacomo Ferraù, con Giulia Viana. Debutteranno nel 2013 con lo spettacolo Sogni (di una notte di mezza estate), regia di Giacomo Ferraù, con Andrea Pinna, Valentina Scuderi, Giulia Viana.