SANTARCANGELO International Festival of the Arts 5-15 luglio 2007, 9 / 10 / 11 Luglio 2007

martedì 10 Luglio , ore 12:00 | Il Lavatoio

Verranno a prenderti

TeatrAria | Roma

regia Danilo Morbidoni – Sara Panucci
con Chiara Condirò
Michela Iori
Valerio Tani

Sintatticamente Verranno a prenderti risponde a un esigenza di codificazione rispetto alla riflessione sulla cultura di massa e del consumo che stiamo portando avanti. (Gli Orchi; Enter; inutile).
Qui la scrittura scenica è frammentata dalla presenza dello spazio/immagine e dello spazio/corpo.
Sono entrati a far parte del processo creativo testi e studi antropologici e sociali che hanno ampliato la nostra ricerca sull’uomo/residuo passivo.
Il saggio La vetrinizzazione sociale. Il processo di spettacolarizzazione degli individui e della società (di Vanni Codeluppi, Bollati Boringhieri, 2007) identifica il fuoco dell’analisi, spostandola dai mass media.
La riflessione sul consumismo si esprime nel tempo della scena.
Il processo di improvvisazione che si costruisce durante le prove ha avviato un percorso intimo che passa per strade differenti: non più l’uomo all’interno di uno status sociale di cui è vittima, ma, operando un ribaltamento, l’uomo che definisce nella sua determinazione più arcaica la società.
Gli attori costruiscono attraverso la loro presenza disemotiva (rafforzata dall’assenza espressiva) la struttura, che non è gerarchica, ma aperta e riassemblata.
Chi agisce nutre di sottrazione la scena, libero (in partiture) di creare una relazione riservata, reale e sensibile alle dinamiche contingenti, generando unicità del momento scenico.
Immagini di corpi in bilico tra disciplina e immaginazione, sopportazione fisica, esitazioni, gravitazione, coincidenza e libertà, possibilità.
Controllo del corpo da un lato, dall’altro estrema fragilità.
Poetica senza poesia, emozioni senza emotività.
Un uomo, una donna, una donna.
L’estratto presentato è una fotografia del lavoro allo stato attuale.
È complesso presentare lo sviluppo successivo.
Vengono recuperati, lavorando sulla superfetazione, diversivi che portano alla disgregazione delle scene ordinarie.
Erwin Wurm, artista minimalista e concettuale, entra quasi per empatia in questa ricerca.
Tale approccio ironico(autoironico) all’arte, all’uomo e alla società veicola nel nostro lavoro una provocazione consapevole.
Certamente approderemo a una scarnificazione.
Tutto il processo sottintende una sospensione, si fonda su una poetica dell’attesa che produce vuoto, sottrazione, fino alla nudità.
Carne alla carne.

teatrAria_ è un progetto di sperimentazione artistica di Danilo Morbidoni e Sara Panucci.
Nasce nel 2003 con una formazione eterogenea, che comprende architetti, danzatori, artisti visivi.
Collaborano stabilmente Mauro Carulli (artista visivo), Michela Iori (danzatrice), Valerio Tani (performer).
La collaborazione non produce fusione di linguaggi espressivi, né ricerca i punti di contatto e di attrito.
Le premesse al lavoro sono l’attenzione allo spazio scenico, non vissuto come contenitore.
Per questo il progetto ricerca anche luoghi non teatrali che favoriscono l’incontro tra il quotidiano e lo stra-ordinario. E un’ esplorazione emotiva che consenta allo spettatore di essere coinvolto.
Il teatro per noi è un atto di partecipazione totale che rende unica e irriproducibile ogni azione.
Bisogna agire anche sguardi, critici, consapevoli. Interrogativi.
Ulteriore elemento è il corpo in scena, veicolo di unicità, imperfezione e valore.
Il corpo secondo la visione estetico/mediatica è un corpo perfetto.Nella realtà è costretto alla normalità, battuto dalle circostanze, non esteticamente corretto.
Questo contrasto crea un equivoco tra l’eroe cui la società tende e la vita che lavora sotterranea per fare emergere la differenza.
Infine, il testo, che non è centro del nostro lavoro, ma che cerchiamo di rendere parte di un processo, anche mettendolo in crisi o riducendolo al valore semantico.
Dal 2004 teatrAria_ ha realizzato le seguenti produzioni: play cechov (2004); ballata per tre (2005); ballata per tre-reprise (2006); extrametello (2006); il re è morto (2006); gabbia (2006); bx3 (2006); l’esecuzione (2006); fede (2006); convivio (2006); i was there (2006); Ork (2007); Gli orchi (2007); martinette (2007); Incubalice (progetto a tappe di approccio a spazi non teatrali, che cammina assieme ad Alice di Lewis Carroll e che ha prodotto i seguenti lavori: germinalice, 2004; corpo, 2005; dentro lo specchio, 2006; percorsi // TEA, 2006; enter, 2007).