ZONA FRANCA - Festival Internazionale per le nuove generazioni, Parma, 3 novembre 2010

mercoledì 3 Novembre , ore 11:00 | Teatro al Parco

Voglio la luna!

| età: dai 4 ai 7 anni

Gruppo Baku | Iesi, An
foto © Marco Caselli Nirmal

con Simone Guerro
Lucia Palozzi
Fabio Spadoni
allestimento e figure Alessio Pacci
Ilaria Sebastianelli
drammaturgia Simone Guerro
Lucia Palozzi
ideazione e regia Simone Guerro

Simone Guerro
via Arcevia, 16 – 60030 Moie di Maiolati Spontini (An)
cell. 328 2745305
isaakdanese@gmail.com
www.gruppobaku.net

Il progetto

Voglio la luna! è una delle elaborazioni nate all’interno di I AM BEAUTIFUL, un progetto di ricerca sul tema della Bellezza nell’ambito del quale Baku porta avanti, da circa un anno, una riflessione sullo sguardo. L’idea di affrontare questo percorso nasce da esperienze di studio e di vita, tra cui l’incontro con Fabio, un ragazzo affetto dalla sindrome di Down conosciuto durante un laboratorio teatrale tenuto per il Teatro delle Muse di Ancona. Il suo modo di osservare e vivere le cose del mondo ci dona uno sguardo diverso e nuovo, che riesce a risvegliare lo stupore per le cose, anche piccole, di cui quotidianamente si fa esperienza.

La diversità, e la valorizzazione della diversità, sono quindi temi importanti in questo progetto.

In questo spettacolo Fabio, dopo un’esperienza di bellezza vissuta con la Luna, decide di andarla a prendere, di muoversi verso di essa. Il rapporto tra l’uomo e la luna è un tema ancestrale.

L’uomo guarda il cielo, vede la luna e le altre stelle e spontaneamente si interroga sulla sua esistenza; relazionandosi a qualcosa di più grande di lui intraprende una ricerca e ipotizza risposte a seconda del suo percorso, della sua storia.

La conquista della luna rappresenta la spinta verso la conoscenza, la scoperta di sé e dell’altro-da-sé.

Per i bambini, che sono solo all’inizio dell’esplorazione, questo percorso è qualcosa di molto importante. Fabio, pur non essendo un bambino né interpretandone il ruolo, è secondo noi un testimone ideale per parlare di questo tema a giovani spettatori, con un linguaggio, il suo, che pensiamo possa arrivare loro in modo diretto e intuitivo.

La commistione di realtà e immaginazione è un altro dei temi dello spettacolo, legato alla riflessione sullo sguardo e sul ruolo che svolge nella creazione di ciò che percepiamo come realtà.

Così come accade nell’età infantile, in cui i confini tra realtà e immaginazione non sono tanto sicuri quanto nell’età adulta, in Voglio la luna! non si capirà mai se Fabio stia vivendo un sogno oppure la realtà. La sua interpretazione del mondo è l’unico mondo che conosce ed è quindi l’unico che può esplorare. Gli elementi esterni vengono presi e fatti entrare nel viaggio, nella maniera che lui decide. Fabio non abbandona la camera, ma il mondo intero sembra poter entrare nella sua stanza grazie alla sua capacità di essere presente al sogno che vive.

Fabio dorme nel suo letto, come ogni altra notte, ma qualcosa di inatteso e straordinario accade: la Luna decide di andare a fargli visita. È la prima volta che al giovane ragazzo appare la Luna in tutto il suo splendore; ne rimane affascinato e prova un forte desiderio di rivederla, di toccarla, di averla vicino. Decide di scoprire la natura di questa amica notturna, ma si scontra con la misteriosità dell’oggetto del suo desiderio: dove sta quando non la vede? Dietro cosa si nasconde quando si fa vedere un po’ per volta? Perché se salta non la prende? Perché è così difficile da avere? Perché di giorno non viene mai? Se sta nel cielo, di che cosa è fatto il cielo? Quanto dista dal tetto delle case? Il ragazzo segue il suo desiderio e, confrontandosi con il mondo, affrontando rischi, fallimenti, conquiste, cresce.

La compagnia

Baku è Simone Guerro (regista e attore teatrale), Lucia Palozzi (attrice e operatrice teatrale), Nicola Paccagnani (musicista e operatore del settore cinematografico), Alessio Pacci (grafico e artista multimediale), Ilaria Sebastianelli (scenografa e formatrice). Baku non è una struttura con un’identità solida e conclusa, ma un campo di forze in cui individualità diverse si muovono in costante mutamento. L’obiettivo di Baku è creare progetti e contesti che permettano l’incontro tra la vita e l’arte, considerando lo spettatore sempre come punto di partenza e non come utenza. Baku si occupa di Teatro in quanto luogo dello sguardo; per questo l’organizzazione e la formazione, oltre alla creazione artistica (performance, video, installazioni), sono nodi cruciali nell’attività del gruppo. Attualmente Baku fa parte di Habitateatro, un progetto di Amat e Provincia di Ancona che prevede una residenza teatrale della durata di un anno presso il Teatro Ferrari di San Marcello (AN), e di Matilde, piattaforma per la nuova scena marchigiana voluta da Amat e Regione Marche.

Simone Guerro si laurea in Drammaturgia contemporanea nel 2008 presso l’Università La Sapienza di Roma. Dal 2004 al 2007 si forma e lavora come assistente alla regia e attore con il regista Michal Znaniecki. Continua la sua formazione fino al 2009 con il regista Pippo Delbono e la sua compagnia. Nel 2007 inizia a lavorare come operatore teatrale presso l’Eti di Roma, seguendo l’attività del Centro Teatro Educazione diretto da Giorgio Testa. Dal 2009 collabora con la Fondazione Teatro delle Muse di Ancona e con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Attualmente lavora come regista e attore presso la compagnia Teatro Pirata (Jesi) e con il Gruppo Baku.