Generazione Scenario 2007

PREMIO SCENARIO 2007- 11ª EDIZIONE

TEATRO DELL’ARTE
sabato 19 e domenica 20 gennaio 2008 – dalle ore 18.30
Viale Alemagna 6 – 20121 Milano
TRAM 1-29-30/BUS 61/MM1 e MM2 Cadorna

Informazioni e prenotazioni tel. 02.89011644
www.teatrocrt.it
Acquisto con carta di credito tramite il Call Center Vivaticket
899.666.805 (servizio a pagamento) oppure www.vivaticket.it

Ingresso posto unico per l’intera giornata € 7

 

Programma

SABATO 19 gennaio 2008

ore 18.30, Sala Poeti
La timidezza delle ossa
Pathosformel (Venezia)
segnalazione speciale Premio Scenario 2007

ore 19.30, Sala Grande
made in Italy
Babilonia Teatri (Verona)
vincitore Premio Scenario 2007

ore 21.00, Sala Grande
Desideranza
Teatrialchemici (Palermo)
segnalazione speciale Premio Scenario 2007

ore 22.00, Sala Poeti
La timidezza delle ossa
Pathosformel (Venezia)
segnalazione speciale Premio Scenario 2007

DOMENICA 20 gennaio 2008

ore 18.30, Sala Poeti
La timidezza delle ossa
Pathosformel (Venezia)
segnalazione speciale Premio Scenario 2007

ore 19.30, Sala Grande
made in Italy
Babilonia Teatri (Verona)
vincitore Premio Scenario 2007

ore 21.00, Sala Grande
Desideranza
Teatrialchemici (Palermo)
segnalazione speciale Premio Scenario 2007

ore 22.00, Sala Poeti
La timidezza delle ossa
Pathosformel (Venezia)
segnalazione speciale Premio Scenario 2007

PRESENTAZIONI

Vent’anni di vita, per l’Associazione Scenario, che nel 1987 ha promosso la prima edizione dell’omonimo premio biennale. Vent’anni che hanno visto il premio in prima linea nella ricognizione sistematica della nuova creatività italiana e nella valorizzazione di nuovi linguaggi, idee e visioni di teatro. Le diverse fasi del premio, che si sviluppa nel corso di due anni attraverso il lavoro dei soci di Scenario e dei giurati esterni, si rivolgono a progetti e non a lavori finiti, nell’intenzione di coglierne i possibili sviluppi e anche di scommettere sugli elementi di rischio, ostinazione, coraggio. Negli anni, Scenario ha contribuito a far emergere quelli che sono diventati o si stanno rivelando alcuni dei gruppi di punta della scena italiana: Teatro delle Ariette, Scena Verticale, Emma Dante, Davide Enia, Habillé d’Eau, M’Arte Movimenti d’Arte, Berardi-Colella, Francesca Proia… solo per citarne alcuni.
L’undicesima edizione del Premio Scenario ha ammesso 300 progetti, valutati da 12 commissioni zonali; 52 i progetti presentati alle due tappe di selezione di Milano e dell’Aquila; infine 12 i finalisti arrivati alla finale (Santarcangelo International Festival of the Arts, luglio 2007), in cui sono stati designati il vincitore e i segnalati, ossia la GENERAZIONE SCENARIO 2007.

Dagli studi scenici di venti minuti al debutto assoluto degli spettacoli ora compiuti: parte da Milano, la nuova GENERAZIONE SCENARIO, e si presenta con lo spettacolo vincitore (made in italy di Babilonia Teatri) e con i due spettacoli selezionati (La timidezza delle ossa di pathosformel e Desideranza di Teatrialchemici).
(Va ricordato che fra le segnalazioni speciali figurava anche Ilir. Gli albanesi si occupano dei pomodori, progetto che non è potuto giungere a compimento).

Parliamo di “partenza”, perché il debutto è sì il punto di arrivo di un lungo e complesso percorso biennale, che gli artisti hanno compiuto con tutti noi dell’Associazione Scenario e con gli osservatori e i giurati esterni che ci hanno accompagnato, ma deve essere soprattutto un momento di avvio.
Con il debutto della Generazione Scenario 2007, il premio passa il testimone ai teatri italiani augurandosi che ne raccolgano la ricchezza.
Siamo felici di farlo con la collaborazione e il sostegno del Comune di Milano, che si sta distinguendo per una convinta e fertile attenzione al nuovo; con il contributo dell’Ente Teatrale Italiano, che con l’Associazione Scenario ha fatto nascere il Premio vent’anni fa sostenendone le edizioni; e con la collaborazione organizzativa e logistica del CRT, socio di Scenario da molti anni, in un teatro che ha visto passare tanta storia della ricerca nazionale e internazionale. Certi di offrire così le condizioni migliori per la vita futura degli spettacoli che da qui iniziano il loro viaggio teatrale.

Stefano Cipiciani e Cristina Valenti
Presidente e Direttore artistico
Associazione Scenario

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A distanza di venti anni dalla prima edizione del Premio Scenario la sua funzione di intercettazione e accompagnamento di processi artistici innovativi attraverso una presenza capillare nei territori si ripresenta più che mai necessaria ed attuale, poiché il ricambio generazionale è ormai un’emergenza del nostro Sistema-Paese.
L’ETI, che ha partecipato alla nascita di Scenario e lo ha accompagnato lungo le sue undici edizioni, oggi rimette con decisione al centro delle proprie strategie di promozione il tema dell’accesso dei nuovi talenti alle opportunità di produzione e di incontro con il pubblico.
Per fare ciò, occorre individuare e sostenere, fin dall’inizio, il lavoro di artisti non ancora conosciuti al grande pubblico o che, pur essendo già affermati, affrontano la contemporaneità e l’innovazione dei linguaggi scenici.
Scenario, selezionando progetti originali e inediti destinati alla scena, conduce una ricognizione sistematica del nuovo attraverso un’articolata rete di punti di osservazione presidiati nei territori dai teatri e dagli esperti che aderiscono al progetto. Ma il valore del Premio non si ferma allo strumento comunque prezioso del censimento, va oltre, fornendo uno spazio di dialogo, documentazione, riflessione. Si esplora il territorio che precede la formalizzazione dello spettacolo, si accolgono progetti che non sono ancora diventati teatro e si osservano le diverse modalità di avvicinamento al teatro da parte di giovani artisti.
L’incontro con il pubblico della nuova GENERAZIONE SCENARIO è infine il momento cruciale e delicatissimo in cui opere nuove, nate da percorsi artistici indipendenti, affrontano la programmazione dei teatri.
Per gli artisti si tratta di vincere la sfida che negli anni ha visto molti dei finalisti di Scenario diventare protagonisti del panorama teatrale italiano, per il pubblico è un’occasione da non perdere per incontrare il teatro del tempo presente.

Ninni Cutaia
Direttore Generale
Ente Teatrale Italiano

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Fra i nuovi obiettivi dell’Assessorato alla Cultura e del Comune di Milano in materia di spettacolo c’è quello di rinnovare e ampliare la cura e l’attenzione verso le nuove generazioni, verso la creatività dei giovani artisti della scena. Un obiettivo che ha nella città una solida tradizione, se si pensa a quei progetti che nell’ultimo decennio hanno connotato Milano come metropoli sensibile al “nuovo”: Scena Prima – Nuovi gruppi teatrali in Lombardia, Teatri 90 festival – La scena ardita dei nuovi gruppi, Pre-Visioni – I registi di domani alla prova, Tre per tre – Work on stage, manifestazioni che hanno coinvolto più sale della città, fino a Work in progress e Connections promosse dal Teatro Litta.
Questa rinnovata attenzione alle nuove generazioni, alle nuove forme estetiche, alle nuove drammaturgie, ai nuovi pubblici si va ampliando progressivamente – e non potrebbe essere diversamente nella città che ha visto nascere il primo teatro stabile della nazione, sessant’anni fa, ad opera di due ventenni come Giorgio Strehler e Paolo Grassi -, articolandosi in una serie di iniziative, occasioni, interventi destinati ad assumere i connotati di un amplio e diversificato sostegno alla promozione, alla produzione, alla gestione di nuovi spazi e teatri, alla implementazione di una rete e di un sistema. Dalla piccola ma dinamica sala di Teatro I ad Atir, approdato al Teatro Ringhiera, dal Teatro della Cooperativa allo Spazio Pim, dal Teatro Guanella al Teatro della Contraddizione. Tutte novità che vanno ad arricchire l’attenzione al nuovo da parte di teatri come il Verdi, il Litta, l’Out Off, il Crt.
All’interno di questo quadro si colloca la condivisione quest’anno, per la prima volta nell’arco dei venti anni di vita del premio, del debutto assoluto degli spettacoli nati dall’edizione 2007 del Premio Scenario.
In un teatro storico di Milano, votato da sempre alla ricerca di nuove forme e linguaggi scenici, non a caso “cuore” del Palazzo dell’Arte progettato da Giovanni Muzio, si potrà assistere alle prime rappresentazioni assolute dei tre spettacoli che hanno ottenuto rispettivamente il primo premio e due segnalazioni speciali, a conclusione dell’ampia indagine compiuta da Scenario.
Il Premio Scenario individua da due decenni sul territorio nazionale importanti esiti del rapporto assai dinamico fra le nuove generazioni e le arti sceniche, dal teatro d’attore alla performance alla danza. Da Verona, Palermo, Venezia giungono quest’anno gli artisti premiati, che ci auguriamo trovino nella città di Milano le migliori condizioni per incontrare i loro primi spettatori e per raccogliere l’attenzione più favorevole in vista delle tournées che andranno subito dopo a iniziare.

Vittorio Sgarbi
Assessore alla Cultura del Comune di Milano

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Forse quello che è importante nella storia di Scenario, giunto oramai al suo ventesimo compleanno, non è l’insieme dei risultati artistici che esso è riuscito a raggiungere.
Intendiamoci: le personalità e gli spettacoli segnalati, e quelli portati sino a un debutto compiuto e in qualche caso a una affermazione conclamata, sono senz’altro raggiungimenti significativi.
Ma, a ben guardare, quello che può essere ancora più interessante per il CRT, per la sua linea strategica e per la sua proposta culturale è la dinamica complessiva che Scenario è riuscito a metter in moto: organizzatori e artisti che si incontrano attorno a progetti, e si confrontano sui risultati, facendo emergere una complessità di punti di vista, legati a poetiche e gusti diversi, alle aspettative del territorio e delle comunità di appartenenza. Attraverso tutto questo si è costruito nel corso degli anni un vero e proprio sistema teatrale che in certa misura sta cambiando i paradigmi della produzione e della distribuzione teatrale. Di più: per il CRT tutto questo è importante perché sta mettendo in crisi le separatezze storiche tra questi due momenti e avviando un processo di integrazione tra le diverse soggettività che contraddistinguono il teatro delle ultime generazioni.
Vogliamo sperare che finalmente sia in atto una mutazione genetica che cambi non solo la pelle del teatro ma la sua vocazione più segreta. Con questo augurio il CRT accoglie questa edizione di Scenario con tutto il suo personale organizzativo e tecnico.

Sisto Dalla Palma
Presidente CRT