ZONA FRANCA InContemporanea Parma Festival, Parma 23 novembre 2012

venerdì 23 Novembre , ore 10:00 |

La fortuna di Philéas

Liberamente ispirato a La grande fabbrica delle parole di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo

| età: dai 6 agli 10 anni

Giuliano Scarpinato | Palermo
foto © Marco Caselli Nirmal

con Raffaele Musella
Daniele Sala
Eleonora Tata
regia e progetto scenico Giuliano Scarpinato
luci Paolo Meglio
foto Michela Amadei

Giuliano Scarpinato
via S. Isidoro alla Guilla,
7 – 90134 Palermo
cell. 329 7332265
giulscar@tiscali.it

Il progetto

Da qualche parte nel mondo esiste un paese dove la gente parla pochissimo; le parole sono in vendita, e per pronunciarle bisogna comprarle e inghiottirle.

Philéas ama Cybelle. Vorrebbe con tutto se stesso dirle “ti amo”, ma non ha abbastanza soldi per comprare parole così importanti. Il bimbo ha inoltre un temibile avversario: Oscar, il ricco fidanzato di Cybelle, sempre carico di altisonanti frasi d’amore.

Philéas non riesce più a tenere il cuore in petto. Ha deciso di rivelare a Cybelle ciò che prova per lei. Una mattina bussa alla sua porta; con la bimba c’è Oscar, che proprio in quel momento le sta annunciando, tronfio e sicuro di sé, che un giorno la sposerà. Philéas è tentato di scappar via, ma d’un tratto fa un gran respiro e pronuncia con tutto il suo amore le sole tre parole che ha con sé, raccolte in un cassonetto: “ciliegia”, “polvere”, “seggiola”. Le tre misere parole avvolgono il cuore della bimba come un tiepido vento di primavera; Cybelle bacia Philéas sulla guancia. Resteranno insieme per sempre.

Quello in cui viviamo è il tempo delle parole abusate, urlate dalla tv senza alcun pudore, e soprattutto digitalizzate, confuse tra gli infiniti bytes dei flussi googliani, facebookiani, twitteriani. Cosa accadrebbe se ci ritrovassimo improvvisamente costretti a una semi-afasia, impossibilitati, come il piccolo Philéas, ad acquistare parole-diamante, parole-petrolio? Quale nuovo, dirompente valore assegneremmo a parole come amore, felicità, futuro? Mi seduce l’idea che una sorta di cataclisma – come l’improvvisa epidemia di cecità nel romanzo capolavoro di Saramago, o il rogo di tutti i libri in Fahrenheit 451 di Ray Bradbury – ci costringa a riverginare il significato delle parole, a riempire di nuova polpa i troppi involucri vuoti che galleggiano intorno ai nostri petti-bocche-orecchie.

Con altrettanta forza mi trascina l’idea di raccontare a un pubblico di bambini-piccoli adulti l’amore di Cybelle e Philéas: questo primo, dirompente amore fatto di occhiate fuggitive, sorrisi increspati d’imbarazzo, rossori incontrollati su guance che non conoscono altri baci che quelli di mamma e papà.

Cybelle e Philéas rifondano insieme, dalle basi, una grammatica dei sentimenti; decidono di vivere insieme in un mondo libero dalle frasi vuote e pedanti di Oscar, un mondo in cui “ciliegia” può prendere il posto di “ti amerò per sempre”. La loro rivoluzione è il frutto di un coraggio che ha il sapore dell’incoscienza, quello di cui solo i bambini sono capaci.

In tempi di “retorica della crisi”, vorrei restituire ai piccoli destinatari di questo spettacolo una storia piena di speranza. Una storia in cui si può esser felici con niente. E dico restituire, perché questa storia è già la loro.

Giuliano Scarpinato

La compagnia

Giuliano Scarpinato nasce a Palermo nel 1983. Nel 2009 si diploma come attore presso la scuola del Teatro Stabile di Torino diretta da Mauro Avogadro. Frequenta stages con Antonio Latella, Alfonso Santagata, Marco Baliani, Arturo Cirillo, Jurij Ferrini, Valerio Binasco, Cristina Pezzoli, Ricci-Forte, Mimmo Cuticchio, Susan Batson. In teatro ha lavorato come attore con John Turturro, Giancarlo Sepe, Emma Dante, Marco Baliani, Daniele Salvo, Mauro Avogadro, Carmelo Rifici. Come regista ha diretto insieme a Francesca Turrini I ciechi di Maurice Maeterlinck. Nel 2011 ha ricevuto la segnalazione speciale della giuria al Premio Hystrio alla vocazione.

Daniele Sala nasce a Milano nel 1983. Nel 2009 si diploma presso la scuola del Teatro Stabile di Torino. Prende parte a laboratori con Emma Dante, Claudio Autelli, Alfonso Santagata, Antonio Sixty, Carmelo Rifici. In teatro ha lavorato con Mauro Avogadro, Daniele Salvo, Andrea Battistini, Federico Tiezzi.

Raffaele Musella nasce a Varese nel 1985. Nel 2009 si diploma presso la scuola del Teatro Stabile di Torino. Frequenta laboratori con Valerio Binasco, Carmelo Rifici, Emma Dante, Serena Sinigaglia, Jurij Ferrini. In teatro ha lavorato con Giancarlo Sepe, Andrea Battistini, Alessio Pizzech, Mauro Avogadro, Daniele Salvo. Oltre che attore è cantante.

Eleonora Tata nasce a Roma nel 1984. Nel 2008 si diploma presso l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico. Frequenta stages con Emma Dante, Peter Clough, Nikolaj Karpov, Michele Monetta, Anna Marchesini, Massimiliano Farau, Michael Margotta. In teatro ha lavorato con Giancarlo Sepe, Giuseppe Marini, Gigi Proietti, Massimiliano Farau, Lorenzo Salveti, Luciano Melchionna, Enzo Garinei.

Giuliano, Daniele, Raffaele ed Eleonora si costituiscono come gruppo nel febbraio 2012. La fortuna di Philéas è il loro primo progetto insieme. Giuliano ha già diretto Daniele e Raffaele, suoi compagni di accademia, ne I ciechi di Maurice Maeterlinck, messo in scena nel 2009 a Torino, presso le Fonderie Limone di Moncalieri.