venerdì 4 settembre ore 21 | Giardino del Cavaticcio

Fa’afafine – Giuliano Scarpinato

Mi chiamo Alex e sono un dinosauro

| età: dagli 8 anni e tout public

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foto Stefano Cantini

testo e regia Giuliano Scarpinato
con Michele Degirolamo
in video Gioia Salvatori, Giuliano Scarpinato
progetto scenico Caterina Guia
luci Giovanna Bellini
visual media Daniele Salaris – Videostille
illustrazioni Francesco Gallo – Videostille
produzione CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia / Teatro Biondo Palermo

Spettacolo vincitore del Premio Scenario infanzia 2014, Premio Infogiovani / Fit Lugano 2016, Eolo Award 2016, con il patrocinio di Amnesty International – Italia

Siamo incommensurabilmente fortunati ad avere un figlio di genere non conforme. È troppo facile sentirti fortunato quando ottieni quello che desideri. Riesci a sentirti così e continuare ad essere riconoscente quando le cose non vanno come ti aspettavi? Sì, ci riesci. È questo che ci ha insegnato C.J. (Lori Duron, Il mio bellissimo arcobaleno)

Esiste una parola nella lingua di Samoa, che definisce coloro che sin da bambini non amano identificarsi in un sesso o nell’altro. Fa’afafine vengono chiamati: un vero e proprio terzo sesso cui la società non impone una scelta, e che gode di considerazione e rispetto. Alex non vive a Samoa, ma vorrebbe anche lui essere un “fa’afafine”; è un “gender creative child”, o semplicemente un bambino-bambina, come ama rispondere quando qualcuno gli chiede se è maschio o femmina. La sua stanza è un mondo senza confini che la geografia possa definire: ci sono il mare e le montagne, il sole e la luna, i pesci e gli uccelli, tutto insieme. Il suo letto è una zattera o un aereo, un castello o una navicella spaziale.
Oggi per Alex è un giorno importante: ha deciso di dire ad Elliot che gli vuole bene, ma non come agli altri, in un modo speciale. Cosa indossare per incontrarlo? Il vestito da principessa o le scarpette da calcio? Occhiali da aviatore o collana a fiori? Alex ha sempre le idee chiare su ciò che vuole essere: i giorni pari è maschio e i dispari è femmina, dice. Ma oggi è diverso: è innamorato, per la prima volta, e sente che tutto questo non basta più. Oggi vorrebbe essere tutto insieme, come l’unicorno, l’ornitorinco, o i dinosauri.
Fuori dalla stanza di Alex ci sono Susan e Rob, i suoi genitori. Lui non vuole farli entrare; ha paura che non capiscano, e probabilmente è vero, o almeno lo è stato, fino a questo momento. Nessuno ha spiegato a Susan e Rob come si fa con un bambino così speciale; hanno pensato che fosse un problema, hanno creduto di doverlo cambiare.
Alex, Susan e Rob. Questo spettacolo è il racconto di un giorno nelle loro vite, un giorno che le cambierà tutte. Un giorno speciale in cui un bambino-bambina diventa il papà-mamma dei suoi genitori, e insegna loro a non avere paura. Quando Alex aprirà la porta, tutto sarà nuovo.

Giuliano, Michele e Gioia si incontrano nel 2013 in occasione di un workshop, dove scoprono di condividere passioni e desideri teatrali. Fa’afafine – mi chiamo Alex e sono un dinosauro è il loro primo progetto insieme. La compagnia ha sede a Roma.

GIULIANO SCARPINATO (Palermo 1983) è attore, regista e drammaturgo. Nel 2006 si laurea in lettere moderne con una tesi sul teatro di Pier Paolo Pasolini. Nel 2009 si diploma presso la scuola per attori del Teatro Stabile di Torino fondata da Luca Ronconi e diretta da Mauro Avogadro. In teatro lavora come attore, tra gli altri, con John Turturro (Italian Folktales), Carlo Cecchi (La dodicesima notte), Giancarlo Sepe (Jekyll e Hyde), Emma Dante (Verso Medea, La muta di Portici, Feuersnot), Marco Baliani (Un paese di nuvole e fiori), Daniele Salvo (Aiace, Edipo re, Re Lear, Gramsci a Turi), Cristina Pezzoli (Antigone), Carmelo Rifici (Fedra), Mauro Avogadro (L’incorruttibile, Tre De Musset). Nel 2011 riceve la segnalazione speciale della giuria al Premio Hystrio alla vocazione. Come regista debutta nel 2009, dirigendo i suoi colleghi di corso al Teatro Stabile di Torino in un allestimento de I ciechi di Maeterlink che va in scena per il Festival delle Colline Torinesi. Da qualche anno lavora appassionatamente nell’ambito del teatro ragazzi. Nel 2012 è finalista al Premio Scenario infanzia con lo spettacolo La fortuna di Philèas, liberamente tratto dal libro illustrato La grande fabbrica delle parole di Agnes Delestrade e Valeria Docampo. Nel 2014 vince il Premio Scenario infanzia con lo spettacolo Fa’afafine – mi chiamo Alex e sono un dinosauro, incentrato sulla vicenda di un “gender fluid child “ e dei suoi genitori; lo spettacolo, insignito del premio per aver affrontato, per la prima volta nel teatro ragazzi italiano, il delicato tema della diversità di genere, riceve in seguito anche il prestigioso Premio Infogiovani al Festival Internazionale del Teatro di Lugano, e l’Eolo Award come miglior spettacolo di Teatro Ragazzi e Giovani del 2016. Nel 2015 Giuliano dirige Elettra di Hugo von Hofmannsthal per il festival “Dionisiache”, nella splendida cornice del Tempio Dorico di Segesta.

MICHELE DEGIROLAMO (Monopoli 1987) inizia i suoi studi teatrali all’età di 11 anni. Otto anni più tardi si trasferisce a Roma, dove studia per tre anni con Gisella Burinato. Segue poi workshop con Valerio Binasco, Pierfrancesco Favino, Jurij Ferrini, Stefania De Santis, Motus. Come protagonista, Michele fa il suo debutto in teatro a Roma nel 2007 con Mercury Fur, diretto da C. E. Lerici, e nel 2009 per la sua interpretazione in Masked – Legami di Sangue, di Maddalena Fallucchi, rientra nella terna dei finalisti de’ Gli Olimpici del teatro per la categoria Miglior attore emergente del teatro italiano. Nel 2013 Michele interpreta il ruolo di protagonista nel film Amoreodio, diretto da C. Scardigno, proiettato al Festival del cinema internazionale di Montreal e poi al Festival del cinema italiano di Annecy, Francia. Prende parte a varie serie televisive, tra cui Don Matteo (2010, protagonista di puntata) e La Squadra (2012). Nel 2015/2016 recita in Aspettando Godot, regia di Maurizio Scaparro. Nello stesso anno è il protagonista di Fa’afafine – mi chiamo Alex e sono un dinosauro, diretto da Giuliano Scarpinato, vincitore del Premio Scenario infanzia 2014, del Premio Infogiovani 2015 – Festival Internazionale del Teatro di Lugano, e dell’Eolo Award 2016 – miglior spettacolo di teatro ragazzi e giovani.

GIOIA SALVATORI nasce a Roma nel 1982. Frequenta presso il Centro Teatro Ateneo dell’Università di Roma La Sapienza un triennio di Alta Formazione in Commedia dell’Arte sotto la guida di Carlo Boso, Claudio De Maglio e Claudia Contin. Nel 2009 frequenta presso il Teatro Due di Parma il corso di formazione “L’attore europeo fra danza, teatro e musica” con docenti tra cui Gigi Dall’Aglio, Michela Lucenti/ Balletto Civile, Laura Forti, Victor Bodo. Negli anni successivi lavora con il Teatro Due di Parma (Pene d’amor perdute, regia di Gigi dall’Aglio, Vorrei sapere che cazzo c’è da ridere ed Everything to come di Michela Lucenti/Balletto Civile), il Teatro Stabile di Verona (Il bugiardo, regia di P. Valerio) e collabora con varie compagnie indipendenti. Affianca all’attività di attrice anche quella di autrice.