lunedì 1 settembre, ore 21.15 | Giardino del Cavaticcio / in caso di maltempo: Teatro Dehon
Ilva Football Club

una creazione di Usine Baug & Fratelli Maniglio
regia e drammaturgia Usine Baug & Fratelli Maniglio
con Fabio Maniglio, Luca Maniglio, Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo
luci e tecnica Emanuele Cavalcanti
produzione Campo Teatrale
con il supporto di IDRA Teatro (Brescia) e TRAC – Centro di residenza pugliese nell’ambito del progetto “Cura 2022”
Compagnia vincitrice del Premio Scenario Periferie 2021
Lunedì 1 settembre, ore 21.15 | Giardino del Cavaticcio
Ingresso gratuito con prenotazioni dal 20 agosto su eventbrite.it. I posti prenotati saranno garantiti fino all’ora dell’evento.
In caso di posti ancora disponibili: ingresso libero fino ad esaurimento, con apertura di lista d’attesa a partire dalle 20.45.
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il Teatro Dehon alla stessa ora.
“C’era una volta un campo da calcio in mezzo al quartiere, uno di quei campi di periferia che ti segnano le ginocchia per tutta la vita, quelli con le porte fatte di tubi innocenti, le reti rubate ai pescatori e lungo la recinzione metallica distese di mozziconi spenti a fare compagnia ai tifosi. Quelli dove tutti, o quasi, hanno sognato di diventare calciatori. In quell’arena per gladiatori giocava una squadra di undici uomini, che scendevano in campo senza pretese e che non sospettavano per niente del destino che li attendeva. Questa è la storia di una cavalcata incredibile, di un gol impossibile all’ultimo minuto e del sogno chiamato Ilva Football Club”.
In Ilva Football Club la storia della più grande acciaieria d’Europa s’intreccia alla leggenda di una piccola squadra nata proprio sotto le ciminiere dell’Ilva, per raccontare la storia di una città sacrificabile, che oggi è Taranto ma domani potrebbe essere un’altra città, mostrandoci che quanto ciò che accade ci riguarda molto più di quanto immaginiamo.
Usine Baug nasce nel 2018 dall’incontro artistico di Ermanno Pingitore, Stefano Rocco, Claudia Russo ed Emanuele Cavalcanti, light designer e tecnico audio. Stefano, Ermanno e Claudia provengono da percorsi artistici diversi, ma si ritrovano nella pedagogia Lecoq e nel teatro di movimento, studiando tra Parigi e Bruxelles. Il lavoro artistico del gruppo, basato sulla creazione collettiva, fa convergere testo, movimento, narrazione e teatro visivo, per affrontare tematiche di attualità politica e sociale con leggerezza, rigore e ironia, raggiungendo anche luoghi non teatrali, come scuole e centri sociali.
Nel 2019 Usine Baug è finalista al Premio Scenario con Calcinacci e nel 2020 al Premio Scenario infanzia con Sweet Haka, menzione In-box Verde 2022. Dal 2020 fa parte di Unprotected, progetto artistico di Campo Teatrale. Nel 2021 Topi vince il Premio Scenario Periferie (nel 2022 coproduzione di Campo Teatrale e patrocinato da Amnesty International Italia). Nel 2022 inizia la collaborazione con i Fratelli Maniglio per Ilva Football Club, vincitore del Bando Cura 2022. Ultime produzioni (2024): Un viaggio che non abbiamo fatto, installazione partecipata sulla Palestina, e Anse, in collaborazione con Mezzopalco (prod. Corte Ospitale e premio Forever Young). La compagnia conduce inoltre laboratori teatrali basati sulla pedagogia attiva in realtà educative nazionali e internazionali.
I Fratelli Maniglio, Fabio e Luca, diplomati alla Scuola di Teatro di Bologna “Alessandra Galante Garrone” (2017) e all’Ecole Internationale de Théâtre Jacques Lecoq di Parigi (2019), lavorano sulla intersezione di vari linguaggi artistici: prosa, mimo, arti circensi, musica, movimento.
Fra i loro spettacoli: Ombra (Premio Internazionale Lydia Biondi, Roma 2019), Convivia (coproduzione MThI, Roma 2020), Gli uccelli, regia di Mario Gonzalez, 2020). Fra le loro collaborazioni: Théâtre des Bouffes du Nord di Parigi, per Tempest Project di Peter Brook (2021) e Jakop Ahlbom Company di Amsterdam, per Strangely Familiar (2022), come protagonisti.