sabato 5 settembre ore 21.30 | Giardino del Cavaticcio

La Repubblica dei bambini – Sotterraneo

| età: dai 6 anni e tout public

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foto Elisa Contini

regia affidata a Sara Bonaventura, Iacopo Braca, Claudio Cirri, Daniele Villa | Sotterraneo
scrittura Daniele Villa
con Daniele Bonaiuti e Chiara Renzi
ideazione luci Emiliano Curà
grafica Marco Smacchia
produzione Teatro delle Briciole nell’ambito del cantiere Nuovi sguardi per un pubblico giovane, in collaborazione con Fondazione Teatro Metastasio di Prato
Compagnia segnalata del Premio Scenario 2005. Spettacolo vincitore del Premio Eolo 2012

Nell’ambito del Progetto Focus Sotterraneo promosso da Agorà e Ater Circuito regionale multidisciplinare/Teatro Comunale Laura Betti in collaborazione con Scenario Festival, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Ateliersi, Trasparenze Stagione, Ravenna Teatro

Esistono nel mondo alcune “nazioni in miniatura”. Piattaforme petrolifere abbandonate, isole o piccole porzioni di terraferma dove non vige alcuna giurisdizione o controllo politico-militare e dove alcuni soggetti, preso il controllo del territorio, hanno emanato proprie leggi, coniato una nuova moneta, strutturato proprie istituzioni e avviato rapporti con territori vicini. Qui l’esercizio di cittadinanza può ripartire da zero, porsi domande originarie sul fare società e rispondere con modalità inedite. Si parte dalla scena teatrale come piattaforma vuota su cui costruire una micro nazione.
Due attori irrompono sulla scena e cominciano a progettare il loro paese in miniatura. Servono delle leggi. Servono dei luoghi. Servono delle cose. Si parte da zero, tutto è da costruire, liberi di costruirlo come vogliamo. La micro nazione è una scena vuota, deserta, che lentamente si popola e riempie, magari anche degli stessi elementi che compongono il panorama teatrale (luci, musiche ecc.) oppure di segnali che diano regole (cartelli, striscioni ecc.) di modo che ai bambini sia dato vedere come da un vuoto si possa edificare una Polis. L’incognita è sul tipo di Polis.
In questo quadro il coinvolgimento diretto dei bambini pare un necessario rovesciamento. I bambini non dispongono solitamente di potere diretto. Sui bambini non gravano responsabilità. I bambini vivono in un mondo normativo, fatto di ordini, obblighi e divieti. È nella natura delle cose, che il vecchio guidi il fanciullo. E del resto il fanciullo non potrebbe decidere su cose di cui non ha ancora fatto esperienza. Nel costruire una nazione in miniatura proviamo a dotare i bambini di un potere inedito e fatto su misura. Sullo sfondo un piccolo luogo deserto in cui dar vita a una società, Robinson Crusoe ma anche il serial Lost, e naturalmente Il signore delle mosche di Golding.
Si tratta di una piccola Cosa Pubblica, si tratta di uno spettacolo teatrale dove la finzione è evidente perché è il motore dell’immaginazione, si tratta di un paese in miniatura che si spegnerà quando si spegneranno le luci che lo illuminano, ma al tempo stesso si tratta di una possibilità.

Sotterraneo è un collettivo di ricerca teatrale nato a Firenze nel 2005. Le produzioni del gruppo – sempre riconoscibili per il loro approccio avant-pop in equilibrio fra immaginario collettivo e pensiero anticonvenzionale – replicano in diversi dei più importanti festival e teatri nazionali e internazionali, ricevendo negli anni numerosi riconoscimenti tra cui Premio Lo Straniero, Premio Hystrio, BeFestival First Prize, Silver Laurel Wreath Award/Sarajevo MESS Festival e due Premi UBU di cui uno per lo “spettacolo dell’anno 2018” con Overload.

Sotterraneo fa parte del progetto Fies Factory, del network europeo Shif Key ed è residente presso l’Associazione Teatrale Pistoiese.