martedì 31 agosto, ore 21.00 | Giardino del Cavaticcio

Mio padre non è ancora nato

Caroline Baglioni/Michelangelo Bellani |
foto di Luca Del Pia

Biglietto unico € 5,00

Biglietti dal 10 agosto su vivaticket.com

e punti vendita Vivaticket (si segnala Bologna Welcome in P.zza Maggiore 1)

In caso di posti ancora disponibili sarà possibile l’acquisto in loco a partire dalle ore 20.00  

L’accesso allo spettacolo prevede l’obbligo di Green pass

acquista

 

di Caroline Baglioni, Michelangelo Bellani
con Caroline Baglioni
regia Michelangelo Bellani
luce Gianni Staropoli
suono Valerio Di Loreto
sguardo coreografico Lucia Guarino
con il sostegno del Teatro Stabile dell’Umbria
residenze artistiche Straligut Teatro, Re.te. Ospitale-Compagnia teatrale Petra, Terni Festival, Indisciplinarte, Teatro delle Ariette
Selezione Visionari Kilowatt Festival 2019
Compagnia vincitrice del Premio Scenario per Ustica 2015

Un uomo di sessant’anni e sessant’anni di un uomo che ha avuto un’amnesia temporanea. La voce di una figlia a comporre il dialogo, a prefigurare il ricordo di un vissuto o soltanto l’illusione che un giorno tutto possa accadere davvero. Una storia che riflette sul perdono. Perdonare significa perdonare qualcun altro, ma in un certo senso, se non in primo luogo, perdonare se stessi. Una dimensione che oltrepassa ogni questione etica poiché al di là del vero e del falso, così come al di là del bene e del male, è uno spazio d’amore.

Una giovane donna e una storia da incidere. Incidere nella memoria o ri-creare nell’immaginazione. Davanti agli occhi un quadro, un uomo di sessant’anni e sessant’anni di un uomo che ha avuto un’amnesia temporanea e vive in un camper. In mezzo sette anni di distanza e un’epoca del rancore. È la voce sola della giovane donna a incidere, a comporre il dialogo, a prefigurare il ricordo di un vissuto o soltanto l’illusione che un giorno tutto possa accadere davvero. Una storia inventata a tutti gli effetti anche se qualcuno, con la cura dello sguardo, potrebbe percepire in filigrana un’eco distorta e lontana proveniente dal vecchio Edipo a Colono sofocleo: l’eroe della cattiva sorte, il “supplice che porta salvezza” scacciato e maledetto che vaga cieco e ramingo accompagnato dalla figlia Antigone. Una storia da decodificare. Da ricomporre con gli oggetti in lontananza nel tratteggio surreale del sogno e della memoria. Una storia sotterranea da portare alla luce. Solo alla fine si esce allo scoperto. All’aperto di un bosco sacro che non è un bosco, ma un parco di periferia e che di sacro ha forse solo l’abbandono. E come nel “posto delle fragole” di Bergman, lo specchio della memoria diviene un’esperienza di autenticità in cui la riconciliazione avviene per vie impensate e inadatte. Perdonare. Perdonarsi. Nascere. Al tramonto. In Occidente.

CAROLINE BAGLIONI E MICHELANGELO BELLANI
L’incontro fra Caroline Baglioni e Michelangelo Bellani avviene all’interno del gruppo di ricerca teatrale La società dello spettacolo di cui quest’ultimo dal 2007 è stato fondatore e co-direttore artistico.
A seguito del monologo Gianni (Vincitore Premio Scenario per Ustica 2015, vincitore In-Box 2016, Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria 2017) hanno dato vita a un nuovo progetto artistico nel quale è rilevante la collaborazione con l’artista luciaio Gianni Staropoli.

Mio padre non è ancora nato, secondo elemento di una trilogia dedicata ai legami di sangue, è stato presentato in prima assoluta al Festival dei 2Mondi di Spoleto 2018 ed è stato vincitore del bando Visionari al Kilowatt Festival 2019. Il terzo elemento della trilogia Sempre Verde ha debuttato nel 2019 ad Asti Teatro Festival.

Caroline Baglioni con il testo Il Lampadario ha vinto il bando come miglior autrice under 40 alla Biennale di Venezia 2019.