martedì 2 settembre, ore 19.00 | Parco Klemlen / in caso di maltempo: DAMSLab/Auditorium

Quando gli Dei erano tanti

Marco Baliani |
foto © Beatrice Banditelli

dedicato alle scritture di Roberto Calasso

di e con Marco Baliani
regia Maria Maglietta
organizzazione e promozione Ilenia Carrone
produzione Casa degli Alfieri

Artista fondatore del Premio Scenario

Martedì 2 settembre, ore 19.00 | Parco Klemlen

Ingresso gratuito con prenotazioni dal 20 agosto su eventbrite.it. I posti prenotati saranno garantiti fino all’ora dell’evento.
In caso di posti ancora disponibili: ingresso libero fino ad esaurimento, con apertura di lista d’attesa a partire dalle 18.30.

In caso di maltempo lo spettacolo si terrà presso il DAMSLab/Auditorium alla stessa ora.


Come Ismaele nell’incipit del Moby Dick di Melville, quando l’orizzonte si incupisce e la percezione del mondo mi si offusca, è tempo di salpare, di uscire dalla gabbia dei giorni per aprirsi verso l’ignoto. E se il mare oceano non è lì a portata di corpo, le pagine di Roberto Calasso mi faranno viaggiare lo stesso, salpando in altri lidi.
Questo spettacolo nasce dal desiderio di intrecciare quelle narrazioni mitiche che nel tempo sono affiorate sulla superficie del mio mare e che stanno lì come isole su cui è sempre possibile tornare ad abbeverarsi e nutrirsi. Ma l’oralità del mio narrare non si esaurisce nell’offrire la visione o, meglio, l’ascolto di quei territori numinosi e misteriosi.
Ognuno di quei miti racchiude altre strade, un susseguirsi di rimandi, di crocicchio in crocicchio, verso altre mappe immaginative, mappe che si possono percorrere.
Ognuna di quelle strade illumina anche esperienze del mio vivere, i crocicchi della mia esistenza, quelle “linee d’ombra” che segnano i passaggi generazionali. Così il racconto apre a pensieri imprevisti, a sorprese della percezione, che riguardano il nostro presente, che rimettono in gioco la memoria e allacciano il racconto ad altre narrazioni, a incontri con altre opere, in un dialogo con altri artisti. Quello che ne esce è una mappa di eventi da percorrere nello stupore, e nell’incantamento della voce che li fa rivivere.
Grotte, boschi, mari, scogli, la natura tutta parla con le voci potenti degli Dei che l’hanno abitata, e che sono ancora lì, nascosti alla nostra vista assetata solo di merci e votata al consumo della natura stessa.
Sono ancora lì anche quando ai boschi si sostituisce l’intrico di una metropoli, o di strade brulicanti di esistenze in corsa. Anche lì, a saperle ascoltare, ci sono voci antiche che ci parlano.
Sono ancora lì a ricordarci del tempo in cui il frondire delle foglie aveva una voce, un ascolto e una necessità.
Mi piacerebbe con questo spettacolo ritrovare quell’ascolto.

Marco Baliani

Marco Baliani è attore, autore e regista. Con lo spettacolo Kohlhaas del 1989, attraverso un originale percorso di ricerca, dà vita al teatro di narrazione che segna la scena teatrale italiana. Ha sperimentato drammaturgie corali creando spettacoli-evento per molti attori, fra i quali Come gocce di una fiumana (premio IDI per la regia), o Antigone delle città, sulla strage di Bologna del 2 agosto, o ancora dirigendo progetti come I Porti del Mediterraneo con attori provenienti da diversi Paesi dell’area mediterranea e Pinocchio nero con i ragazzi di strada di Nairobi. Parallelamente ha proseguito la propria ricerca nella narrazione con spettacoli come Tracce, Corpo di Stato e Frollo.
Nel 2017 dirige lo spettacolo Sette contro Tebe, presentato al Teatro Greco di Siracusa, e nel 2021 dirige Quinta stagione al Teatro Grande di Pompei, con le scene di Mimmo Paladino. Ha diretto anche opere liriche, tra cui Ellis Island, La famosa invasione degli orsi in Sicilia, Il sogno di una cosa e Corpi eretici. Per il cinema è stato diretto da registi quali Francesca Archibugi, Roberto Andò, Saverio Costanzo, Cristina Comencini e Mario Martone. Come scrittore ha pubblicato romanzi, racconti e saggi tra cui Ho cavalcato in groppa ad una sedia e Con il cuore in bocca (Titivillus), per Rizzoli Corpo di stato, Pinocchio Nero, L’Amore Buono, Nel Regno di Acilia, La metà di Sophia e L’occasione, per Bompiani La pietra oscura.