Premio Scenario per Ustica 2011- 4a edizione

L’Associazione Scenario promuove la tredicesima edizione del Premio Scenario, che nasce allo scopo di valorizzare nuove idee, progetti e visioni di teatro.
il Premio Scenario e il Premio Ustica per il Teatro sono strettamente interconnessi e condividono le medesime fasi di selezione e valutazione, per confluire entrambi nella Generazione Scenario 2011.

Small ship © Marco Caselli Nirmal

Il Premio si rivolge a giovani di età inferiore ai 35 anni, non appartenenti a strutture socie di Scenario né a formazioni riconosciute o sovvenzionate. Vengono selezionati progetti originali e inediti destinati alle scene della ricerca e dell’impegno civile.

Scadenza bando: 31 Ottobre 2010 [Bando scaduto]

Modalità di partecipazione

Per partecipare al Premio:
– compilare in forma digitale le tre schede/questionario;
– versare la quota di iscrizione di € 70 secondo le modalità indicate nel bando;
– stampare le tre schede dopo la compilazione on line. La prima (scheda di iscrizione) va firmata in calce dal referente;
– consegnare o inviare per posta entro e non oltre il 31 ottobre 2010 le tre schede stampate, unitamente alla ricevuta del pagamento e insieme a eventuali materiali relativi al progetto.

Tappe di selezione

I 50 partecipanti selezionati dalle Commissioni zonali nella fase istruttoria, presentano il loro progetto in un tempo massimo di 20 minuti, in due tappe di selezione che si svolgono in forma pubblica. Un Osservatorio critico vaglia i progetti destinati alla Finale.

Membri esterni

DANIELA NICOLÒ – regista, drammaturga, cofondatrice della compagnia Motus
EMANUELE VALENTI
– attore, regista, direttore artistico di Punta Corsara

Soci dell’Associazione Scenario

ALESSANDRA BELLEDITeatro delle Briciole/Solares Fondazione delle arti, Parma
MARIO BIANCHI – Teatro Città Murata, Como
STEFANO CASITeatri di Vita, Bologna
FABRIZIO CASSANELLI – Fondazione Sipario Toscana, Cascina
STEFANO CIPICIANI – Fontemaggiore, Perugia
GIUSEPPE CUTINO – M’Arte Movimenti d’Arte, Palermo
FRANCESCO D’AGOSTINO – Quelli di Grock, Milano
CARLO MANGOLINI – Operaestate Festival Veneto, Bassano del Grappa
ALBERTO MARCHESANIRavenna Teatro, Ravenna
CATERINA SCALENGHE – Campo Teatrale, Milano
CRISTINA VALENTILa Soffitta, Bologna
MASSIMO VELLACCIO – Florian, Pescara
NINA ZANOTELLILa Piccionaia, Vicenza

Finale

15 progetti finalisti partecipano alla finale del Premio Scenario, ospitata all’interno del progetto triennale Santarcangelo 2009-2011 (Santarcangelo e Longiano, 11/12/13 luglio 2011). La giuria assegna un Premio Scenario per la scena della ricerca (8.000 euro), un Premio Scenario per Ustica per la scena dell’impegno civile (5.000 euro) e due Segnalazioni speciali (1.000 euro).

 

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Small ship, galleggiando in uno specchio
La fragilità, la leggerezza e la grazia di una foglia che galleggia in un minuscolo specchio d’acqua: il fotografo che da anni accompagna Scenario con le sue immagini l’ha chiamata small ship.
Una barchetta metaforica sulla quale abbiamo navigato lungo il percorso del premio, tenendoci miracolosamente a galla (grazie a un impegno sostanzialmente volontario e autofinanziato), sfidando le secche di un paesaggio teatrale (e non solo) incapace di aprirsi a nuovi territori e visioni generazionali, toccando però con mano che il teatro permette di vivere un tempo sospeso: in cui i ruoli possono ribaltarsi, chi osserva impara a sentirsi osservato, la finzione produce emozioni che concorrono alla comprensione di accadimenti e destini che sulla scena acquistano maggiore realtà ed evidenza. Un piccolo grande specchio, come quella pozzanghera d’acqua, che nella durata teatrale permette ai partecipanti di riflettere intenzioni e visioni, fra scena e platea.
All’approdo finale siamo giunti con quindici progetti, risultati dalla selezione dei 238 candidati al premio (dei quali 127 provenienti dal Nord, 75 dal Centro e 36 dal Sud e dalle Isole).
Diversi per provenienze, tematiche e linguaggi, i finalisti presentano testi originali che si misurano con strutture musicali e poetiche, ambienti performativi e scritture di scena che utilizzano i linguaggi della danza e dell’attore, degli oggetti e delle immagini per disegnare affreschi contemporanei dai forti tratti generazionali, dove un diffuso senso di precarietà si accompagna a una generale domanda di riscatto, individuale e collettivo. Attraverso riferimenti tratti soprattutto dall’attualità, dai 15 progetti finalisti emergono le contraddizioni e i paradossi della nostra società: fra storie personali e orizzonti globali, paesaggi del glamour e luoghi del disagio e dell’esclusione, esistenze che lottano per spazi di cittadinanza attiva e storie di lavoro negato o privo di tutele, rappresentazioni mediatiche e processi di corruzione culturale che costituiscono l’esperienza delle generazioni cresciute negli ultimi decenni.
Un mondo giovanile che sembra viaggiare parallelo rispetto alla scena televisiva e all’anti-cultura imperante, e che contribuirà certamente alla riflessione aperta dalla domanda di fondo che Ermanna Montanari pone sul teatro, attraverso l’edizione del Festival di Santarcangelo da lei diretta: “Cosa ne è di questa arte oggi?”. Una domanda al presente, che interroga prepotentemente il futuro di questi giovani.
Scenario rinnova la sua collaborazione con il Festival di Santarcangelo, che ospita la finale del premio per la sesta edizione consecutiva. Un percorso che ha intrecciato una vocazione e un impegno comuni a favore delle giovani generazioni e che si è inaugurato significativamente nel 2001, con la prima edizione del nuovo millennio, che per Scenario ha rappresentato l’ingresso non solo simbolico in una nuova fase, al tempo stesso di maturità e di rilancio, che ha trovato nel tessuto del festival romagnolo connessioni e radici.
Alla quarta edizione (ma quelle ufficiali sono state precedute da un’edizione “zero”) giunge quest’anno il premio intitolato a Ustica, per il quale ringraziamo i nostri compagni di strada dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica; con loro, dalla scorsa edizione, abbiamo reso ancora più organico il progetto comune per un premio dedicato ai “nuovi linguaggi per la ricerca e per l’impegno civile”, anche grazie al sostegno dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna.

Stefano Cipiciani
Presidente Associazione Scenario
Cristina Valenti
Direttore Artistico Associazione Scenario

L’arte, amica fedele
Come faccio a dire che siete bravi?
Come faccio a dire che avete fatto delle cose bellissime?
Semplicemente lo dico.
Mi avete dato un’idea che poteva accompagnare il nostro progetto: unire la battaglia per la verità sulla vicenda di Ustica, insieme ad altre espressioni dell’arte che avevamo già incontrato, anche alla voce del Teatro.
È nato così il Premio Ustica per il Teatro civile, dalla scorsa edizione con un rapporto sempre più stretto con l’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Quell’idea, quel seme, si è posato sul terreno fertile della vostra Organizzazione, ha incontrato le esperienze e la passione dei vostri tanti teatri.
Già all’inizio, il primo frutto è stato ben positivo e poi, col passare dei Premi, l’idea iniziale si è rivelata valida e ha messo in mostra progetti teatrali rilevanti, che hanno gettato sguardi significativi su tanti aspetti della realtà del nostro Paese.
Ancora una volta l’Arte ha saputo mostrare il suo lato migliore, quello di farci soffermare e riflettere sul presente.
E poi l’ultimo figlio, è sempre quello più amato: non posso non ricordare le grandi emozioni, ma anche l’intima soddisfazione che ci ha provocato Marta Cuscunà, con il suo È bello vivere liberi!
Ma poi il figlio più bello è quello che verrà e dunque aspetto con trepidazione il prossimo esito!
Comunque sono convinta che l’Arte sia stata un’amica fedele in questo lungo percorso per la verità, e vi sono grata di essere stati con me.

Daria Bonfietti
Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica

 

Le energie della scena
Terzo e ultimo movimento di un andamento plurale e visionario, Santarcangelo 41 è dedicato all’attore nella sua tensione “tra monade e coro” – secondo l’espressione di Ermanna Montanari che ne firma la direzione artistica – e all’accoglienza di esperienze capaci di moltiplicare le energie della scena, di creare fertilità e spazi.
È il caso del Premio Scenario, ospitato nel cuore di questo festival, che moltiplica le possibilità di incontro con diverse compagnie emergenti. Dopo l’edizione del 2009, in occasione dell’inizio del triennio Santarcangelo 2009/2011, torna adesso il Premio Scenario, ben conosciuto agli spettatori del festival e parte integrante della biografia di molti di noi.
L’attenzione per ciò che nasce, perpetrata negli anni con ostinazione e forza, avvicina il Premio Scenario al Festival di Santarcangelo che da sempre è un contesto di attenzione per i gruppi emergenti. Collaborare con Scenario significa per Santarcangelo 41 ribadire la necessità costante di una crescita reciproca di artisti e pubblico, dando centralità al valore primario della relazione.

Silvia Bottiroli, Rodolfo Sacchettini e Cristina Ventrucci
coordinamento critico-organizzativo di Santarcangelo 2009-2011

PROGETTO TRIENNALE SANTARCANGELO 2009-2011, 11/12/13 luglio 2011

Santarcangelo dei Teatri - Teatro Petrella di Longiano

* selezione Premio Scenario per Ustica

Tutti gli spettacoli sono a ingresso gratuito fino a esaurimento di posti – Prenotazione obbligatoria

Presidente
Isabella Ragonese attrice

Silvia Bottiroli coordinamento critico-organizzativo Santarcangelo 2009-2011
Claudia Cannella critico teatrale, direttore di “Hystrio”
Stefano Cipiciani direttore Fontemaggiore, presidente Associazione Scenario
Cristina Valenti docente Dams, Università di Bologna, direttore artistico Associazione Scenario

Invitati
un rappresentante dell’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica
un rappresentante dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna

Vincitori

  • Vincitore Premio Scenario

    Infactory
    Matteo Latino - Mattinata, FG
  • Vincitore Premio Scenario per Ustica

    Due passi sono
    Carullo-Minasi / Il Castello di Sancio Panza - Messina
  • Segnalazioni speciali

    Spic & Span
    foscarini:nardin:dagostin - Bassano del Grappa - Vicenza
  • L’Italia è il paese che amo
    ReSpirale Teatro - Bologna

Motivazioni della giuria

Santarcangelo,13 luglio 2011

La Giuria del Premio Scenario 2011 ha valutato i 15 progetti finalisti della tredicesima edizione del Premio e, nel comunicare gli esiti del suo lavoro, desidera esprimere in sede preliminare una serie di valutazioni di carattere generale.

Dai quindici progetti finalisti è emerso un panorama di visioni e processi creativi assai diversificato per linguaggi, tematiche, risorse espressive, soluzioni drammaturgiche e scritture di scena.
In particolare, la presente edizione ha visto emergere alcune linee di lavoro che l’hanno caratterizzata: il ritorno alla scrittura, che pur non rinunciando in alcuni casi a contaminazioni dialettali, riscopre un confronto anche ricercato con la lingua, di cui si esplorano qualità poetiche, strutture metriche, dimensioni sonore, risorse timbriche e lessicali; una dimensione del testo che si fa suono, musica (anche dal vivo), corpo, dove è labile il confine fra generi e linguaggi (teatro e danza, oggetti e immagini); l’interpretazione del teatro come veicolo di impegno e presa di parola sul presente; la capacità di costruire affreschi contemporanei dai quali emergono contenuti generazionali ricorrenti: un senso diffuso di precarietà, la rappresentazione di spazi chiusi, che circoscrivono l’individuo in una condizione di adolescenza forzatamente protratta o in dimensioni di disagio ed esclusione, una tensione verso l’uscita che è preludio di dramma, ma anche di apertura verso battaglie personali, per la dignità e il riscatto.
Ai quindici progetti finalisti la Giuria desidera ricordare il valore della loro presenza in finale: un risultato che si deve ritenere tale in sé e che è stato valorizzato dall’ampia partecipazione degli spettatori, fra i quali spiccava la compatta presenza dei membri dell’Associazione Scenario. In particolare, la Giuria ha apprezzato l’attenzione degli artisti non solo alla presentazione dei propri spettacoli, ma anche alle proposte degli altri concorrenti: buona premessa per un rapporto che, nel corso del tempo, si può consolidare e diventare di reale scambio artistico.

A maggior ragione, alla luce di questi risultati, si ribadisce l’importanza della collaborazione con il progetto triennale Santarcangelo 2009-2011 e con il Teatro Petrella di Longiano, rafforzata quest’anno dall’inserimento della finale all’interno della quarantunesima edizione del Festival.

In particolare la giuria esprime, insieme all’Associazione Scenario, un sentito ringraziamento ai tecnici coordinati da Fabrizio Orlandi che, con il loro lavoro difficile e complesso, hanno reso possibile la presentazione di 15 progetti nell’arco di due giorni. Un forte ringraziamento inoltre all’organizzazione, Anna Fantinel e Alessandra Limatola e allo staff del festival, che hanno garantito le condizioni ottimali per la visione dei lavori.

Data la complessità del panorama emerso e la diversificazione delle proposte, oltre ai due progetti vincitori e alle due segnalazioni speciali che andranno a formare la Generazione Scenario 2011, la Giuria ha deciso di esprimere una menzione.

la Giuria
Isabella Ragonese, presidente
Silvia Bottiroli
Claudia Cannella
Stefano Cipiciani
Cristina Valenti

 

 

La Giuria proclama progetto vincitore del Premio Scenario 2011:

INFACTORY di Matteo Latino (Mattinata – Foggia)
La condizione dei trentenni esplorata, allusa, svelata con crudeltà e poesia attraverso la metafora di due vitelli a stabulazione fissa prossimi al macello. Un dialogo che non avviene, che è esposizione frontale, danza riflessa su schermi virtuali, esercizio solitario di una poesia raffinata, di cui i due attori si fanno tramite per scoprire risorse lessicali, metriche, timbriche di una lingua che trova un’inedita cittadinanza sulla scena giovanile.
Infactory nasce al teatro per vie originali e impreviste, che rielaborano la biografia e la letteratura, il mondo delle immagini e le nuovissime risorse della comunicazione interattiva per farsi lente di ingrandimento su uno spaccato generazionale sul quale si sospende il giudizio ma si aprono molte domande. A partire dalla questione, implicita eppure lacerante, di come conquistare finalmente l’uscita verso la campagna aperta, ovvero verso un futuro di libertà e realizzazione personale.

La Giuria proclama progetto vincitore del Premio Scenario per Ustica 2011:

DUE PASSI SONO di Carullo-Minasi / Il Castello di Sancio Panza (Messina)
Laddove la quotidianità ha preso le sembianze della patologia, due piccoli giganti combattono una dolce e buffa battaglia per imparare a non fuggire dalla vita, usando le armi della poesia e dell’autoironia. Ma la struggente consapevolezza del limite, anziché spegnere desideri e speranze, diventa per loro il grimaldello con cui forzare la porta del futuro. Libertà è uscire dalla gabbia dorata di bugie protettive che impediscono di spiccare il volo a un’intera generazione.
Due passi sono per varcare quella soglia: si chiamano amore e dignità, guadagnati sul campo da un Romeo e Giulietta in miniatura, che non hanno paura di dormire per finta e sognare per davvero quella vita a lieto fine di chi, suo malgrado, ha assaggiato la morte.

Le Segnalazioni Speciali del Premio Scenario 2011 vanno ai seguenti progetti (in ordine di presentazione alla Finale):

Segnalazione speciale al progetto

SPIC & SPAN di foscarini:nardin:dagostin (Bassano del Grappa – Vicenza)
La rincorsa all’adesione a un astratto modello di bellezza, che azzera ogni differenza e riduce tutti i corpi a macchinette impazzite, porta a una riflessione sulla persistenza e sulla vuotezza dell’immagine.
Spic & Span crea la sua struttura drammaturgica su un vocabolario gestuale dotato di ritmo, precisione e forza iconografica, aprendo una dialettica tra costruzione e distruzione dell’immagine. Le scene, organizzate in sequenze paratattiche, si stagliano su un fondo bianco come fossero un fumetto pop e si nutrono di un immaginario non solo contemporaneo nella creazione di figure e pose, scelte musicali e sapienza compositiva.

Segnalazione speciale al progetto

L’ITALIA È IL PAESE CHE AMO di ReSpirale Teatro (Bologna)
Una riflessione sulla contemporaneità che affronta con coraggio il passato recente attraverso un’originale e serrata sequenza di scene e quadri di vita dell’Italia anni Novanta. Un’indagine teatrale che rivela le radici prossime del nostro presente, dove l’illusione di un movimento vorticoso nasconde un sostanziale e asfittico immobilismo.
La genuina capacità di prendere posizione e parola si realizza attraverso un linguaggio teatrale multiforme, che sovrappone e monta stili diversi, generi e ambienti abitati da tipi nazionali di immediata riconoscibilità.
L’Italia è il Paese che amo segna il ritorno a un teatro politico, declinato al presente con audace e scanzonata freschezza.

 

Menzione al progetto

NIL ADMIRARI di inQuanto Teatro (Firenze)
Per l’arguzia di un gioco scenico che coinvolge il pubblico con intelligenza e ironia e per la creazione di un linguaggio originale che inventa un mondo parallelo popolato di oggetti e governato dall’accumulo e dal non senso.

Debutto

I due progetti vincitori e i due segnalati debuttano come spettacoli compiuti a livello nazionale, nell’ambito di un’iniziativa promossa e organizzata dall’Associazione Scenario fra ottobre 2011 e gennaio 2012, dando vita alla Generazione Scenario 2011.

photo galleries di © Marco Caselli Nirmal
Matteo Latino
Carullo-Minasi
foscarini:nardin:dagostin
ReSpirale Teatro

Parte da Milano, la nuova GENERAZIONE SCENARIO, e si presenta con le PRIME RAPPRESENTAZIONI degli spettacoli vincitori e segnalati del Premio Scenario 2011: dagli studi scenici di venti minuti proposti in occasione della finale, agli spettacoli ora compiuti.

Parliamo di “partenza”, perché il debutto, oltre a rappresentare il punto di arrivo di un lungo e complesso percorso biennale, deve essere soprattutto un momento di avvio.

Il premio passa il testimone, augurandosi che la scena italiana raccolga la ricchezza dei suoi risultati.

Il teatro non è immune dalla crisi profonda che attraversa il Paese e che impone drammaticamente all’attenzione i temi della crescita, dell’occupazione, dei giovani. Le nuove generazioni sono sempre più al centro di un dibattito nel quale, però, è di fatto negata loro la possibilità di intervenire. Dal 1987 Scenario ha dato concretamente la parola ai giovani, a volte scoprendo eccellenze, sempre indicando direzioni, incontrando professionalità, segnalando talenti, al fine di garantire al teatro la sola vitalità possibile, che deriva dall’inesauribile e imponderabile affacciarsi del nuovo. Delle “generazioni del nuovo”, come ci ostiniamo a chiamarle, augurandoci che siano loro a ricoprire in un futuro non troppo remoto i ruoli cardine di un sistema che in Italia sembra non conoscere pressoché ricambio.

Siamo lieti di formulare questi auspici dal Teatro Franco Parenti di Milano, che collaborando a queste giornate rilancia lo sguardo sul nuovo in termini di proposta culturale di eccellenza.

Stefano Cipiciani e Cristina Valenti
Presidente e Direttore artistico
Associazione Scenario

 

Il Teatro Franco Parenti è orgoglioso di ospitare i debutti delle opere vincitrici del Premio Scenario 2011, l’evento che da più di venti anni ricerca, raccoglie e promuove le più interessanti proposte del teatro emergente italiano. Ancora una volta si conferma la nostra volontà di essere non semplicemente luogo della rappresentazione, ma soprattutto luogo della creazione e della trasformazione, capace di incoraggiare talenti, di dare vita a nuovi stimoli, di accompagnare il pubblico alla scoperta di pensieri, emozioni, espressioni inediti e inattesi. Già nella stagione 2010 il Parenti è stato promotore della rassegna Con altri occhi attenta alla “tradizione del nuovo”, alle voci che interrogano il tempo, che si fanno portatrici del passato recente. Con il Premio Scenario si conferma la nostra attenzione verso la creatività non scontata. Auspicando che vi sia sempre uno spazio per nuove sperimentazioni ed esplorazioni, il Teatro Franco Parenti rinnova la sua vocazione a sostenere e ad accogliere i giovani, perché in loro crediamo e a loro affidiamo il compito, alto e arduo, di mantenere vivo il talento e, ancor più, la curiosità e l’attenzione al loro tempo.  Perché il teatro è questo: lo sguardo che non ti aspetti, il pensiero che ti sorprende, la voce che prima non c’era. E ora è.

Teatro Franco Parenti