PROGETTO TRIENNALE SANTARCANGELO 2009-2011, 19/20/21 giugno 2009

venerdì 19 Giugno , ore 17:00 | Teatro Petrella

Come senza respiro

Luca Serrani | Cesenatico, Forlì-Cesena

scritto, diretto e interpretato da Luca Serrani
tecnico luci Simone Griffi
aiuto di palcoscenico Laura Montanari
fotografo di scena Stefano Molinari

Luca Serrani
via G. Marconi, 13/a – 47042 Cesenatico (FC)
cell. 338 1673144
lucaserx@gmail.com

lo spettacolo

Sono senza respiro come senza sono come sono arrabbiato ma stanco mi manca il fiato per dire mi manca la parola nel petto sono tradito mi manca quello che non è più come prima solo non sono più sono il resto di quello che correvo che ho un po’ d’ansia ma sto bene sto bene io sto bene…sono inceppato attaccato a questa bombola … ho questo respiro di gas meccanico per il resto sono io solo per il resto di sempre, per il resto…

Come senza respiro nasce da una serie di incontri di medicina narrativa, nei quali leggevo alcuni testi a gruppi di persone affette da BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), una malattia non completamente reversibile, che ostruisce le vie aeree, progredisce fino a creare difficoltà nel compiere sforzi anche modesti (come camminare). I malati gravi sono costretti in casa, attaccati alle bombole d’ossigeno. Le cause dell’insorgere della BPCO sono: il fumo di sigarette (anche passivo), l’inalazione di gas (come quelli delle vernici e dell’asfalto), le polveri sottili e l’inquinamento da combustibile utilizzato per cucinare e riscaldare in ambienti mal ventilati.
La BPCO è la quarta causa mondiale di morte, al pari dell’AIDS; e io non ne avevo mai sentito parlare! Ho raccolto e continuo a raccogliere testimonianze di pazienti, famigliari, medici e operatori. Mi hanno molto colpito i racconti di chi non ha mai fumato, eppure ha contratto la BPCO e di chi invece, anche dopo averla contratta, non riesce a smettere di fumare.
Per la prima volta mi sono confrontato da solo con la scrittura e la regia. Ho scelto il monologo per sperimentare sulla scena la condizione di solitudine di questi malati. Ci sono due reazioni opposte alla malattia: la capacità di reagire e, in alcuni casi, di ottenere miglioramenti; la mancanza di reazione e l’immobilità. Il paradosso esistenziale scatenato dalla malattia cronica sbilancia la persona verso la completa adesione alla malattia o verso la sua totale negazione, strade entrambe che accelerano il processo di morte. A complicare tutto questo è il rapporto conflittuale con i medici e le terapie, e il fatto che ogni specialista proponga farmaci diversi, senza poter proporre una soluzione alla malattia. E questo mi toglie il fiato.

La compagnia

Luca Serrani, attore e pedagogo, ha studiato e lavorato con César Brie, Lenz Rifrazioni, Teatro del Lemming, Maria Consagra, Tapa Sudana, James Donlon, Anna Albertarelli, Federico Fazioli, Danio Manfredini. È tra i fondatori del Teatro Randagio Patalò diretto da Isadora Angelini. Fa parte del Libero Gruppo di Studio d’Arti Sceniche diretto da Claudio Morganti. Conduce laboratori per le scuole elementari, medie e superiori, per operatori sociali e per giovani attori. Ha insegnato teatro al corso di formazione tecnica superiore IFTS a Jesi, all’Università di Ancona e di Bologna, all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila. Ha collaborato con il Teatro de Los Andes in Bolivia. Dirige e monta video musicali e cortometraggi.