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sabato 2 Settembre , ore 16:00 | DAMSLab / Teatro (streaming DAMSLab / Auditorium)

Luisa

Vincitore Premio Scenario Periferie 2023

Valentina Dal Mas | Valdagno, Vi
foto di Malì Erotico

di e con Valentina Dal Mas
direzione tecnica Federico Fracasso
registrazioni audio Matteo Balbo
assistente alla creazione Ludovica Messina Poerio
con il sostegno di Scenario ETS e Teatro Due Mondi – Residenza per artisti nei territori, Faenza

VALENTINA DAL MAS
via San Francesco, 16 – 36078 Valdagno (Vi)
cell. 328 0192967
dalmas.valentina88@gmail.com

Vincitore Premio Scenario Periferie 2023
Motivazione della Giuria

Un corpo fragile attraversato da una danza che diventa grammatica del gesto in dialogo con lo spazio.
La trascrizione coreografica intreccia segni, parole e suoni dando vita a una danza che è spazio emotivo: Valentina Dal Mas dimostra una straordinaria capacità di tradurre l’emozione in movimenti puntuali, restituendo una precisa coreografia evocativa e ricreando un rapporto con lo spazio che viene anche animato da una partitura sonora corporea.
Sonorità dirompenti sottolineano l’esplosione del movimento, in un oscillare poetico tra intimità e pulsione vitale.
Una drammaturgia sensoriale complessa, alimentata da incontri nati in contesti di cura trascritti in forma poetica, diviene l’intreccio di un tessuto emotivo che scuote gli sguardi, accarezzando l’aria.
Una dolce e commovente rappresentazione della fragilità e della solitudine, di cui Luisa e Valentina si fanno preziose custodi.


 

Luisa nasce da un incontro con una donna di nome Luisa, conosciuta presso la Primula di Valdagno, cooperativa sociale che opera “al recupero globale di persone in qualunque modo emarginate”.
Luisa cuce. Per non sfilacciarsi lontana dal mondo.
Cuce le sue guance rosse ai suoi occhi timidi, birichini e intensi allo stesso tempo.
Cuce per non perdere il filo, della sua vita.
Cuce i frammenti di sé, li partorisce nell’aria che la circonda attraverso parole e danze che si defilano a passi levati dalla logica e da un senso lineare del tempo, si appoggiano all’andamento del Big Bang, della sospensione del respiro, dello zigzagare di una stella all’interno di una costellazione, dei mulini a vento.

Oscillando tra un andamento e l’altro, Luisa può lambire i confini della sua Terra Promessa dove “vede ciò che è possibile vedere solo quando gli occhi le si inumidiscono un po’”.
Entra battagliera nella sua Terra Promessa come la Libertà che guida il popolo di Delacroix.
Luisa guida gli esseri umani spiccatamente fragili come lei, anzi, no, gli esseri umani tutti tutti.

Come Delacroix aveva riunito nel suo dipinto persone di ogni età e classe sociale, così Luisa crea attorno a sé un’adunanza di sfumature umane, sempre cangianti e dissonanti nel loro divenire.
Ma Luisa non sguaina verso il cielo la bandiera di una nazione, fa svettare in aria una rosa, perché, prendendo in prestito le parole dello psichiatra Franco Rotelli, “mancano cinquemila rose, perché tante ne abbiamo messe ma altrettante ne avevamo in più promesse!”.

Valentina Dal Mas è danzatrice e attrice per la Compagnia Abbondanza/Bertoni dal 2014 e per La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale dal 2016.
Nel 2017 vince il Premio Scenario infanzia con lo spettacolo Da dove guardi il mondo?
Espande la sua professione all’ambito socio-educativo e ai contesti di cura.