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sabato 2 Settembre , ore 10:00 | DAMSLab / Teatro (streaming DAMSLab / Auditorium)

Permacrisis

Sea Dogs | Cave, Rm
foto di Silvia Sini

di e con Simone Chiacchiararelli, Giacomo Lilliù, Arianna Primavera, Francesca Zaira Tripaldi
da un’idea di Francesco Bianchi
coordinamento drammaturgico e registico Francesco Bianchi

FRANCESCO BIANCHI
via Giuseppe della Rovere, 1 – 00033 Cave (Rm)
cell. 334 3606238
francescobianchidram@gmail.com

Ingresso libero con prenotazione consigliata. La prenotazione si effettua dal 20 agosto scrivendo a segreteria@associazionescenario.it

 

Quattro coetanei trentenni. Una vacanza di Natale, un ritrovo dopo anni. Il racconto di tre vite distrutte, o mai costruite, o inquietantemente normali. Quattro possibili suicidi, una morte. Ciò che rimane è la Storia di tutti i giorni, epica e quotidiana, di una crisi permanente. Ma questa è soltanto la trama.
Permacrisis è lo stato di crisi permanente. Permacrisis è una parola. Permacrisis è il nostro tempo. Permacrisis è la vita della nostra generazione.

Il progetto Permacrisis nasce a partire dalla riflessione generazionale sul senso di essere umani in questo tempo, così difficile da definire e da inquadrare. Il modo che ci sembra più giusto per questa indagine è il teatro. Non si può pensare alla nostra generazione senza includere, nell’educazione sentimentale che ci ha cresciuto, la sequela di disastri e di castrazioni del futuro che hanno sconvolto il mondo negli ultimi ventun anni. Un filo rosso, probabilmente il più visibile, è la continua distruzione della serenità. Sia a un livello più personale che a uno più sociale, politico, globale. Nel vocabolario economico crescere più lentamente di quanto era stato previsto è considerata una catastrofe, come se fosse vietato, immorale, scandaloso decrescere. Come cittadini sembra ci sia vietato avere dubbi, sembra sia obbligatorio produrre, crescere, avanzare, dove invece tutti i segnali che ci arrivano dall’esterno della nostra pelle ci urlano che tutto sta per finire, che “la pacchia è finita”, che non c’è più niente da fare.

Per i protagonisti di Permacrisis essere vivi ogni giorno è sempre insolito. Vuol dire non essere stati annientati da una bomba nucleare, non essere morti in qualche pandemia, o quantomeno non aver perso il lavoro o il conto in banca in qualche attacco hacker. Ma significa anche essere un passo più vicini alla distruzione del pianeta. Dover limitare l’uso della plastica, dell’automobile, dei viaggi aerei, dell’anidride carbonica, del riscaldamento. Vivere così non è un regalo. È una tortura.

Permacrisis è il momento in cui quello che fino a qualche anno fa veniva liquidato come “depressione” diventa una malattia sistemica, una pandemia della mente. Un risultato ineluttabile. Per ognuno dei personaggi lo stato di crisi permanente si declina in almeno un aspetto della vita quotidiana (relazioni, salute, lavoro). La delicatissima struttura che tiene in piedi questo precipitato di società rischia di crollare in ogni momento, e di volta in volta ogni personaggio, portando dentro la sua esperienza e la sua crisi permanente, rende questa Zattera della Medusa sempre più instabile proprio nel tentativo di rimetterla in equilibrio.

La compagnia Sea Dogs si forma nel 2021 a partire da processi artistici che si sono incrociati e che hanno dato vita all’esigenza di proporre un lavoro che guardi tanto ai linguaggi contemporanei quanto all’essenza elisabettiana del teatro. È composta da artisti e artiste che condividono non un luogo d’origine, ma un bisogno, quello di superare la dicotomia classico/contemporaneo, e di fare un teatro vivo, plurale, rivoluzionario.