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venerdì 15 Giugno , ore 12:00 | Casa del Teatro

Frammenti

Teatro dei Venti | Modena

con Gjoni Alkedi, Giorgio Ciavarella, Ciro Lista, Francesco Mitrano
ex detenuti della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia
drammaturgia a cura del gruppo
assistente alla regia Antonio Santangelo
regia Stefano Tè

Progetto a cura del Teatro dei Venti e del Comitato ARCI di Modena.
Con il patrocinio di Provincia di Modena, Comune di Modena e Gruppo “Carceri Città” .

Si ringraziano le istituzioni giudiziarie modenesi che hanno agevolato le pratiche burocratiche per la buona riuscita del progetto.

Michela Iorio
Ufficio stampa Teatro dei Venti
339 4937542
Michela.iorio@gmail.com

Frammenti è uno studio teatrale che fonde stralci di memorie d’infanzia, frustrazioni, gioie, rabbie e bisogno di riscatto di un gruppo di detenuti della Casa Circondariale di Castelfranco Emilia, gli stessi che si trovano ora sul palco.
Lo studio è composto da materiale scenico, elementi testuali e coreografici proposti dai detenuti e cuciti tra loro dalla composizione registica, orientata a mettere in risalto le tappe che segnano il percorso verso la delinquenza e il carcere, poeticamente e non descrivendone le storie, con ironia e leggerezza evitando di stimolare compassione. Uomini che compongono la società in cui viviamo, spesso come scomodi esclusi, si mettono alla prova mostrandosi nei limiti e nei pregi che questo studio cerca di cogliere trattandoli da protagonisti, da individui in grado di comunicare anche il loro bisogno di un mondo diverso, nuovo, dove l’uomo è al centro dell’universo, con i suoi diritti e non in virtù del denaro, del guadagno, dell’arricchimento nevrastenico, del potere.

Il Laboratorio teatrale da cui prende spunto il progetto di spettacolo si è svolto grazie all’interessamento della Casa di Reclusione di Castelfranco Emilia e del Comitato ARCI di Modena. Dodici gli incontri a cadenza settimanale di tre ore e trenta minuti ciascuno. Tra i dodici e i quindici i partecipanti che, nonostante i permessi, che li tengono periodicamente lontani dalla Casa Penitenziaria, hanno mostrato continuità, molto interesse e dedizione. Esercizi di gruppo, di concentrazione e di memorizzazione sono stati affiancati da una riflessione costante sul loro vissuto e sulle necessità che li caratterizzano, cercando di utilizzare il teatro come elemento educativo e come mezzo di comunicazione, anche per persone detenute in un carcere.