ZONA FRANCA - Festival Internazionale per le nuove generazioni, Parma, 3 novembre 2010

mercoledì 3 Novembre , ore 15:30 | Teatro al Parco

C’è rumore: Timi Tommy ascolta il mare

Ad Aldo, masticatore d’acqua…

| età: dai 6 ai 13 anni

Sudatestorie Teatro Ricerca | Candiolo, To
foto © Marco Caselli Nirmal

con Niccolò Bosio
Christian Castellano
musiche dal vivo Niccolò Bosio
luci Luca Trento
oggetti scenici Aldo Iacovelli
scritto e diretto da Christian Castellano


Particolarmente grati a: La Spiaggia di Mattinata, Il Gargano, La contrada del Trigno, Chacharum Candiolo…

“…un sospiro fatto di niente.
ma qualche volta se ti ha afferrato
ti rimane per sempre in mente
e la scrive gente quasi normale
ma con l’anima come un bambino
che ogni tanto si mette le ali
e con le parole gioca a rimpiattino…”
Francesco Guccini, Una canzone

Sudatestorie Teatro Ricerca
Progetto teatrale di Associazione Culturale “P. Impastato”
sede legale: via Scalenghe 4, Borgo San Paolo – 10138 Torino
sede operativa: via Roma 12 c/o Centro Incontro – 10060 Candiolo (To)
referente: Christian Castellano
cell. 338 8706001
sudatestorie@gmail.com

Il progetto

Nell’epoca del frastuono, del degenero umano e rumoroso della nostra civiltà che preferisce, nel suo non amare la vecchiaia, farci invecchiare astutamente a modo suo per renderci il più innocui e innocenti possibili, Timi Tommy ha preferito crescere intelligentemente a suo modo.

Timi Tommy, oggi non più un bambino, ha ricercato tra i ricordi della sua infanzia e del suo passato la sua particolare possibilità di diventare adulto, non omologandosi, preservando invece l’intelligenza l’acutezza e l’ironia bambina che gli hanno permesso e gli permettono di giocare e cullarsi nella memoria, nella fantasia. Nella vita. Per costruire scrivere e vivere la sua metafora: C’è rumore: Timi Tommi ascolta il mare. Timi Tommi racconta manipola plasma ricerca e costruisce in un morbido gioco di poesia musica e fantasia il suo possibile mondo migliore.

Lo offre, lo condivide, lo rende vero. Nel suo gioco di finzione e allegoria.

Attore e spettatore di un tempo e ad un tempo e ad un fiato, Timi Tommy conosce bene l’epoca del rumore: ed è per questo che preferisce ascoltare il Mare. Ed è per questo che, tra il silenzio e la fantasia, ricerca l’onda su cui cullarsi. Su cui chi vuole potrà cullarsi.

La compagnia

Sudatestorie Teatro Ricerca risulta tra le vincitrici del Festival Rigenerazione 2008 “Nuove Esperienze Teatrali in Piemonte e nel Territorio” del Teatro Stabile di Torino e del Sistema Teatro Torino con lo Spettacolo Autobahn Day, soliloquio per un ultimo sogno possibile.

Diretta da Christian Castellano, autore e attore torinese, diplomatosi alla Scuola di Teatro Fisico diretta dal Regista Philip Radice e alla Piccola Accademia del Teatro Ragazzi di Torino e formatosi nel corso di diverse esperienze professionalizzanti con diversi registi e attori della scena Contemporanea, il progetto Sudatestorie Teatro Ricerca vive e si nutre grazie all’incontro e allo scambio umano tra le diverse sensibilità. La musica dal vivo, che caratterizza spesso la produzione e la ricerca contemporanea della Compagnia, si avvale delle diverse professionalità di musicisti, in particolare da segnalare l’incontro con l’artista Niccolò Bosio.

La poetica verso l’Infanzia e i più giovani si avvale della consulenza scientifica e drammaturgica dell’esperta nel settore Francesca Iacovelli.

La ricerca in chiave contemporanea attraverso un gioco di incontro tra poesia fisicità e scrittura scenica sono gli elementi che muovono l’interesse di questa nuova realtà teatrale. Sudatestorie racconta attraverso parole che provano a incarnare corpi, corpi su cui inesorabilmente scorrono le parole di oggi, quelle di un tempo. Corpi su cui poter scrivere storie. Corpi su cui provare a ricercare la poesia del gesto, della parola. Un teatro necessariamente “fisico” che sappia inciampare sui vissuti umani per possibilmente profumare di vita. Un teatro che sappia inciampare. Per provare a restare in disequilibrio. Storie di oggi, storie di ieri… non ha importanza. Importante è ritrovare qualcosa che ci appartiene. Che ci emoziona, che ci dà gioia, che ci dà rabbia. Un teatro di ricerca che possa andare a scoprire meccanismi su cui scorre o si inceppa il nostro tempo… il suo presente.

Con il suo fronte. Ma soprattutto il suo Rovescio.