Parma, 7 novembre 2014

venerdì 7 Novembre , ore 10:00 | Teatro al Parco

Out

| età: dagli 8 ai 13 anni

UnterWasser | Roma

con Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti, Giulia De Canio
ideazione, drammaturgia, regia, costruzione pupazzi, scene, costumi, suoni Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti, Giulia De Canio

Giulia De Canio
via Capo Poro, 38 – 00122 Roma
cell. 349 2898710
unterwassertheatre@libero.it
www.unterwassertheatre. wordpress.com

Il progetto

Out è un progetto di ricerca che vuole indagare sulle potenzialità poetiche, evocative e comunicative del teatro di figura. Gli oggetti (le “figure”) hanno una propria anima e un proprio respiro, hanno bisogno di essere osservati, ascoltati e conosciuti. Per questo la scrittura drammaturgica è stata effettuata parallelamente alla ricerca e allo studio sui materiali, al lungo lavoro artigianale di fabbricazione di personaggi e oggetti e all’improvvisazione, in un rapporto di reciproca contaminazione.

Out racconta la storia di un bambino e del suo cuore. Il bambino abita in una casa senza colori e tiene il suo cuore-uccellino chiuso nella gabbia del suo petto, per paura che possa smarrirsi o farsi male. Un giorno però l’uccellino, attratto dai suoni dell’esterno e curioso di conoscere il mondo, scappa dalla finestra, costringendo il bambino a uscire di casa per la prima volta e a intraprendere un viaggio per inseguirlo. Il bambino attraverserà la città, il bosco, il mare e il cielo, in un percorso di crescita e di conoscenza di se stesso. Scoprirà la paura, il coraggio, l’amicizia e l’amore, in un mondo popolato da personaggi capaci di aprire parti del proprio corpo come dei contenitori (chi la testa, chi il petto, chi la pancia…). Solo quando capirà la necessità di mantenersi aperto il suo cuore-uccellino vorrà tornare a stare con lui.

Out parla del passaggio dalla chiusura emotiva all’apertura, dall’inconsapevolezza all’abbattimento delle barriere create da noi stessi per sentirci “al sicuro”, questo tema è legato soprattutto al percorso di definizione della personalità che caratterizza il periodo di passaggio dall’infanzia all’adolescenza, ma ritorna continuamente, a diversi livelli e con diverse intensità, nel corso della vita di ognuno di noi. Per questo il progetto vuole rivolgersi non solo a un pubblico di bambini, ma anche al bambino che ogni adulto porta dentro di sé.

Out è uno spettacolo muto, che utilizza la musica, i suoni e le onomatopee come amplificatori del sentimento e del significato, in modo da favorire la comprensione a un pubblico vasto, oltrepassando le barriere linguistiche e culturali.

La compagnia

Valeria Bianchi, Aurora Buzzetti e Giulia De Canio si sono conosciute nel 2012, lavorando insieme alla produzione dello spettacolo di teatro di figura EHI!, con la regia di Ivan Franek. Durante questo periodo hanno avuto modo di condividere le loro diverse competenze e peculiarità nell’ambito dei vari aspetti della creazione dello spettacolo, hanno scoperto una grande affinità tra le loro poetiche e sentito la necessità di continuare a lavorare insieme per ricercare e sviluppare un immaginario comune. Nasce così il gruppo UnterWasser.

Valeria Bianchi è autrice e attrice teatrale, puppet maker. Si laurea in Lettere presso l’Università La Sapienza di Roma, seguendo un piano di studi individuale tra storia dell’arte e teatro. Studia recitazione, drammaturgia e commedia dell’arte (triennale master presso il Teatro Ateneo di Roma e presso il Piccolo Teatro di Milano) e lavora per quattro anni con la compagnia Balagàn di Roma.

Da sempre innamorata del teatro di figura, si forma con Mimmo Cuticchio, Gaspare Nasuto, Paola Serafini, Gyula Molnàr. Si occupa di progetti di formazione teatrale e creatività per l’infanzia.

I suoi spettacoli sono stati ospitati in Italia, India (Ishara Puppet Festival, 2013), Austria (PannOpticum, 2014), Turchia (Izmir International Puppet Days, 2014) Germania, Francia, Polonia, Argentina, Uruguay.

Aurora Buzzetti è scenografa, scultrice, costumista e puppet maker. Diplomata in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma, ha lavorato con Dario D’Ambrosi, Antonello Avallone, Dosto&Yevski, Francesco Giuffré. Nel 2010 porta il suo lavoro a New York nell’ambito del LaMama Puppets Festival, lì nasce il suo interesse verso il teatro di figura. Dal 2007 comincia a sperimentare l’uso del fil di ferro e altri metalli duttili per le sue raffigurazioni e installazioni.

Giulia De Canio è diplomata alla Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna e laureata in filosofia all’Università La Sapienza di Roma. Studia con Leo Bassi, Cesare Ronconi, Claudia Contin, Michael Vogel, Roberto Rustioni, Rosa Masciopinto, Chiara Guidi, Hervé Diasnas, Giorgio Rossi. Approfondisce lo studio di varie tecniche di teatro di figura, sia nell’ambito della costruzione che della manipolazione. Collabora con la compagnia L’Allegra Banderuola. Sta portando avanti una ricerca sul lavoro di Bruno Munari.