PROGETTO TRIENNALE SANTARCANGELO 2009-2011, 19/20/21 giugno 2009

venerdì 19 Giugno , ore 16:00 | Teatro Petrella

Eden

Nuda Veritas | Palermo

con Marta Capaccioli
Diego Invernizzi
Daniela Macaluso
Antonio Stella
Giovanna Amarù
regia e coreografia Giovanna Amarù

Nuda Veritas c/o L.I.R.A
via Rammacca, 70 – 90011 Bagheria (PA)
referente: Giovanna Amarù
cell. 347 5791531; 347 4601602
giovanna@nudaveritas.org
www.nudaveritas.org

lo spettacolo

Dio fece quindi piegare il popolo per via del deserto
(Esodo, 13, 18)

Sovrane insegne, ci ripetiamo per vivere, l’accaduto accadrà. L’esatto Teorema di cinque figure doppie, come primo/ultimo seme di una discendenza e di una separazione, colate in imbuto, in un luogo dove, svanito il tempo, lo spazio perde la sua misura. La storia è una smorfia della ragione, il ripetere è in ciascuno attesa di chiarimento, felicità nella norma ed esercizio di proprietà, il deserto è l’ammontare dei passi e delle teste cadute, i frutti sono tumescenze terrestri e le corone concrezioni del desiderio. Elogio dei dolci giorni comuni, Eden senza memoria e profondità, miserabile magnificat di quando si compiva il destino ciecamente. Chi sarà qui domani, chi se ne andrà porterà via noi stessi o chi credevamo di essere e l’esodo dalla casa ci renderà stranieri, docili come bestie, insoluti e insolventi, eredi del diritto alla colpa e del rovescio della salvezza.
Donna Matelda è la madre Lucia
Deifobo è il padre Paolo
Serafino è il figlio Pietro
Proserpina è la figlia Odetta
Didone è la serva Emilia

In scena l’abbondare del rame e un albero incrostato di foglie, che è pure scudo metallico di antiche battaglie. Che è riparo della nudità prima e ultima del corpo. L’arco del dramma è pensato come processo chimico d’ossidazione, che offre alla vista il passaggio dal riverbero solare e minerale alla fioritura e muffa d’un verde opaco. Il medesimo verde dell’ortica e del basilico, dell’alloro e della spina, cantato e testimoniato in poesia e profezia. Lo stesso del giardino della prima casa, da cui bisogna andarsene. Ironia di una vita che s’infiltra e corrompe, che passa dal muso alla coda impazzita del cane che insegue. Che lascia segni e indicazioni ai seguenti, senza spiegare.

La compagnia

Nuda Veritas è stata creata nel 2001 da Giovanna Amarù, danzatrice diplomata all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e in seguito specializzatasi presso l’Aterballetto di Reggio Emilia, la Folkswang Hochschule di Essen, diretta da Pina Bausch, e i masterclass di Malou Airaudo, Suzanne Linke ed Ohad Naharin. In qualità d’interprete, ha lavorato con l’Aterballetto, l’Ensemble di Micha Van Hoecke, l’Israel Ballet di Tel Aviv, il Ballet Actuel francese, il Ballet di Liège, l’Opéra National de Paris, la compagnia svizzera Nomades Le Loft Vevey e la Fura dels Baus. Le tournées a cui ha preso parte l’hanno portata in Israele, Cina, Germania, Francia, Brasile, Mali, Spagna, Giappone. Come coreografa e interprete ha lavorato per il Piccolo Teatro di Catania e per l’Opera di Parigi (con Johanne Madore e Robert Lepage). Per Nuda Veritas ha creato Plumes, In Corpore Muto, Aleph, Lettere all’Assente, Figura Prima, Canto Scuro (portati in Francia, Italia, Svizzera e Germania). Dal 2008 dirige a Palermo lo Studio L.I.R.A. Laboratorio Indipendente Ricerca Artistica, nuova sede della compagnia, attorno al quale ha riunito un gruppo di interpreti per il progetto di creazione Eden, liberamente ispirato a Teorema di Pasolini. Ne fanno parte Marta Capaccioli (danzatrice formatasi presso Opus Ballet di Firenze, Rotterdam Dance Academy, Compagnia Zappalà danza; ha lavorato, fra gli altri, con i coreografi Samuele Cardini, Daniel Tinazzi, Jerome Mayer, Isabelle Chauffaud, Jan Fabre e, per Nuda Veritas, ha già preso parte ad Aleph), Diego Invernizzi (attore formatosi con Teatrino Clandestino, Teatro del Lemming, Michele Abbondanza e Antonella Bertoni, Socìetas Raffaello Sanzio, ha lavorato con Fratelli Miraglia di Milano, Gruppo Cera di Vigevano, Teatro del Lemming; Chiara Guidi, Abbondanza Bertoni); Daniela Macaluso (dopo la scuola del Teatro Biondo di Palermo, ha approfondito il lavoro sulla voce e sul movimento con Pippo Delbono, Miriam Palma, Compagnia Abbondanza Bertoni, Marco Baliani, Alessandra Fazzino, Claudio Collovà, Alessandra Luberti, e ha preso parte a creazioni di Pippo Delbono, Marco Baliani e Alessandra Fazzino); Antonio Stella (dopo la scuola del Teatro Biondo di Palermo, si è diplomato come danzatore alla Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch e ha lavorato a produzioni del Teatro Biondo e del Teatro Libero di Palermo e, in Germania, a coreografie di Chikako Kaido, Samir Akika, Norbert Steinwartz e Kuo Chu Wo).