Bologna - Scenario Festival 2020,

giovedì 3 Settembre , ore 10:00 | DAMSLab / Teatro e DAMSLab / Auditorium (in streaming)

Witchy Things

Favola multimediale per attori pupazzi e pupazzi attori

| età: 6-10 anni

Coppelia Theatre | Faenza, Ra
Foto di Jlenia Biffi

drammaturgia, performer, puppets Mariasole Brusa
dramaturg, occhio esterno Jovana Malinaric
tecnico Mattia Fussi

MARIASOLE BRUSA
via Reda, 117 – 48018 Faenza (Ra)
cell. 338 8908977
mariasolebrusa@gmail.com

Perché bambino e non adulto? Perché sono bambino e non bambina? Perché io sono proprio io e come faccio a sapere di essere proprio io? Quali sono le cose che mi rendono esattamente quello che sono e non qualcos’altro? Qualcos’altro, per esempio una strega. Quali sono le cose da strega?

Lo spettacolo affronta il tema dell’identità personale e degli stereotipi di genere. Personaggi classici si ribellano all’immaginario convenzionale per affermare la propria unicità. Attraverso l’uso dei pupazzi e il linguaggio del cinema d’animazione, prendono vita personaggi della narrazione fiabesca, ribaltandone ruoli e stereotipi e problematizzando il confine tra bene e male. La narrazione si basa sul libro di Mariasole Brusa Turchina, la strega (Matilda Editrice), illustrato dalla disegnatrice spagnola Marta Sevilla (vincitore del concorso “Narrare la parità. Un Premio per l’Europa” dell’Associazione Woman to Be). La storia della strega Turchina incontra la ricchezza simbolica della leggenda russa di Baba Yaga, racconto intramontabile di un viaggio iniziatico alla scoperta del sé.
Lo spettacolo, al confine tra teatro e cinema d’animazione, integra arti diverse. Tecniche del teatro di figura (manipolazione di burattini, pupazzi, marionette a stecca, marionette da tavolo, oggetti animati) convivono in un unico spazio scenico. Un’attrice indossa una gigantesca maschera da strega che funge da “teatrino umano”: nascosti fra le ciocche turchine, spuntano i vari personaggi (gli animaletti famigli della strega), manipolati attraverso meccanismi interni alla maschera, mentre lo “specchio divinatorio” della strega utilizza la tecnica del videomapping creando un dialogo tra teatro e cinema d’animazione. Gli oggetti sono costruiti in gomma piuma ricoperta di lana con la tecnica dell’infeltrimento ad ago. La lana utilizzata proviene dalla cooperativa Filo&Fibra che sviluppa una rete di economia circolare utilizzando lana destinata allo smaltimento e stimolando l’imprenditoria femminile delle piccole comunità.

Coppelia Theatre opera da oltre 10 anni nell’ambito del teatro di figura. Al suo attivo, attualmente, i progetti Born Ghost (finalista Premio Forever Young 2020), Senz’Occhi (finalista Premio Over_Emergenze Teatrali 2020), Syrenae (vincitore Bando Internazionale Giovani Artisti per Dante, produzione Ravenna Festival 2021).
Il gruppo di lavoro per Witchy Things è composto da Mariasole Brusa (marionettista, drammaturga, performer e autrice di testi per l’infanzia, laureata in Filosofia dell’Educazione) e Jovana Malinaric (dramaturg e dottoranda in Discipline della Musica e del Teatro all’Università di Bologna). Mariasole e Jovana si sono conosciute nell’ambito del corso di perfezionamento sul Dramaturg presso la Scuola di Teatro Jolanda Gazzerro di ERT. Il loro primo progetto, Connecting Theatre è stato finanziato dal Ministero della Cultura del Montenegro ed è attualmente in corso.